Per risollevare la Nazionale russa dopo il flop di Euro 2016 ci vorrebbe... Stalin. L'equilibrato giudizio calcistico è stato emesso dal Partito Comunista russo, che ha archiviato con un tweet la deludente avventura della selezione nella competizione continentale. La spedizione, a 2 anni dai Mondiali casalinghi, si è chiusa con la pesante sconfitta per 3-0 contro il Galles con le dimissioni del ct Leonid Slutsky. Un flop totale, all'altezza dei disastri combinati dagli hooligans russi in giro per la Francia.
"La Nazionale russa -si legge nel cinguettio del partito- è soft come" il partito "Russia Unita. E' solo per uso interno. Abbiamo bisogno di una mobilitazione staliniana". Serve "forza mentale e fisica". Più articolata la posizione del leader Gennady Zyuganov: "Perché una Nazionale gioca in questo modo?", si chiede, stigmatizzando le prove di "11 milionari che gironzolano per il campo con le gambe molli... Vogliono guadagnare tanto ma non vogliono lavorare come un vero atleta dovrebbe fare".
