Meglio della stella della franchigia di Los Angeles solo Michael Jordan, Karl Malone e Kareem Abdul Jabbar. "Questo primato significa molto per me. Non posso pensare al lavoro fatto in questi 19 anni per ottenere questo traguardo", sottolinea il cestista 36enne che ora ha nel mirino Jordan lontano 291 punti.
Tornano a respirare i Lakers dopo un inizio di stagione da incubo. La franchigia di Los Angeles riesce a vincere la seconda partita in 11 gare (2-9), espugnando la Philips Arena di Atlanta e mettendo ko gli Hawks 114-109. A spingere gli uomini guidati da Byron Scott ci pensa Kobe Bryant autore di 28 punti 3 assist e 4 rimbalzi. Festa doppia per Bryant che diventa il quarto giocatore a superare quota 32mila punti in Nba entrando nell'esclusivo club assieme a Michael Jordan (32.292), Karl Malone (36.928) and Kareem Abdul Jabbar (38.387).
"Questo primato dei 32mila punti significa molto per me -spiega Bryant che ha ora nel mirino Jordan lontano 291 punti-. Non posso pensare al lavoro fatto in questi 19 anni per ottenere questo traguardo. Sono orgoglioso di aver ottenuto tutto questo".
Sfida subito indirizzata dai californiani che all'intervallo lungo conducono 67-52, un vantaggio di 15 punti parzialmente intaccato nel terzo parziale con la squadra di casa che si rifà sotto con un 31-24. Il +8 con cui i Lakers cominciano l'ultimo quarto è un tesoretto che non viene dissipato. "Kobe ha giocato alla grande", sentenzia a fine gara coach Byron Scott che aggiunge: "Quando abbiamo avuto bisogno di lui c'è stato, come sempre".
La vittoria dei Lakers è un successo del gruppo che cancella in parte la batosta di domenica 136-115 contro Golden State. Sugli scudi anche Carlos Boozer autore di una doppia doppia con 20 punti e 10 rimbalzi. Nick Young dà il suo contributo con 17 punti all'esordio stagionale dopo un infortunio, 15 punti e 10 assist per Jeremy Lin. Per gli Hawks (5-5) i migliori sono Paul Millsap che a referto mette 29 punti, 23 punti per Jeff Teague.
Negli altri match disputati nella notte Knicks ko sul parquet di Milwaukee contro i Bucks 117-113, c'è rabbia per la franchigia newyorchese sotto 49-66 all'intervallo lungo ma capace di rimontare il meno 17 nella seconda parte dell'incontro con un 33-22 nell'ultimo quarto che però non basta, a 7''9 dalla fine a spegnere le speranze degli Knicks (3-9) ci pensa Jerryd Bayless che sul 115-113 per i padroni di casa mette a segno due tiri liberi decisivi. Il migliore di Milwaukee (6-5) è Ersan Ilyasova, 20 punti, mentre New York si consola con i 26 punti, 6 rimbalzi e 5 assist del solito Carmelo Anthony, 24 punti per Tim Hardaway Jr.
Sorridono gli Utah Jazz (5-7) che alla EnergySolutions Arena regolano 98-81 gli Oklahoma City Thunder (3-9). Decisivi canestri di Alec Burks, 20 punti e 14 rimbalzi, 16 punti e 15 rimbalzi per il turco Enes Kanter. Rimane invece l'amaro in bocca agli uomini di Scott Brooks che hanno in Jeremy Lamb il miglior realizzatore con 19 punti. Infine i New Orleans Pelicans che superano 106-100 i Sacramento Kings in trasferta. Per la franchigia della Louisiana (6-4) da segnalare Anthony Davis, 28 punti, 22 per Ryan Anderson. Battuta d'arresto invece davanti al pubblico amico della Sleep Train Arena per Sacramento (6-5) nonostante i 24 punti di DeMarcus Cousins.
