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'Ndrangheta, Dia sequestra beni per 7 milioni tra Roma e la Calabria

13 marzo 2014 | 12.49
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'Ndrangheta, Dia sequestra beni per 7 milioni tra Roma e la Calabria

Ancora sequestri di esercizi commerciali nel centro di Roma, riconducibili alla 'Ndrangheta. Il personale del Centro Operativo Dia di Roma, ha dato esecuzione questa mattina ad un decreto di sequestro d'urgenza di beni, emesso dal Tribunale di Vibo Valentia, Sez. Misure di Prevenzione, su richiesta del Direttore della Dia, Arturo De Felice, ai sensi della normativa antimafia, nei confronti di Saverio Razionale, nato a San Gregorio d'Ippona (Vv) e residente a Roma.

Gli uomini della Dia hanno apposto i sigilli a diversi beni immobili e società operanti nel settore dell'edilizia nel Lazio e in Calabria, ad esercizi commerciali nel centro di Roma (il Caffè Fiume, nelle adiacenze dell'omonima piazza, a pochi passi da Via Veneto), sequestrato autovetture di lusso (tra cui una Porsche in uso a Razionale), una concessionaria di auto a Vibo Valentia e terreni, per un valore complessivo di oltre 7 milioni di euro.

Il provvedimento è stato applicato nei confronti di Saverio Razionale, considerato dagli investigatori ''elemento di vertice dell'omonima compagine criminale, alleata della potente cosca dei Mancuso di Limbadi, nel territorio di Vibo Valentia. Saverio Razionale, 53enne di San Gregorio d'Ippona, salito al vertice della cosca negli anni 80 -si legge in una nota- dopo l'attentato in cui perse la vita in un agguato a Pizzo (Vv) il precedente capo cosca Gasparro Giuseppe detto ''Pino u gatto '' - agguato in cui egli stesso rimase ferito - era divenuto un elemento di riferimento per tutte le attività dell'organizzazione criminale, dalle estorsioni, all'usura, al riciclaggio, oltre ad essere coinvolto in alcuni gravi fatti di sangue accaduti nel territorio''.

Trasferitosi a Roma nel 2005, ''dopo il suo arresto e la successiva scarcerazione per scadenza dei termini di custodia, per sfuggire alle attenzioni delle Forze di Polizia, era riuscito a dar vita, nella Capitale, ad una rete criminale specializzata nel reinvestimento di proventi illeciti in beni immobili ed attività commerciali, nonché nel condizionamento/infiltrazione degli appalti, tramite società di comodo''.

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