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Neet, Italia maglia nera dell'Ue

10 settembre 2017 | 13.36
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(Fotogramma)
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Un ragazzo su cinque non lavora e non studia in Italia. Nel 2016 per il quarto anno consecutivo il paese si è classificato al primo posto nell'Ue a 28, per numero di Neet in percentuale al totale della popolazione tra 15 e 24 anni. E guardando indietro fino al 2006 si scopre che, per altri cinque anni, si è posizionata al secondo posto, preceduta solo dalla Bulgaria, mentre solo un anno è rimasta fuori dal podio, arrivando quarta. E' quanto emerge dalle tabelle contenute nell'annuario 2016 della Commissione europea 'Employment and social developments in Europe' elaborate dall'Adnkronos.

Nel 2016 i giovani 'Not in employment, education or training' nell'Europa a 28 erano l'11,5% della popolazione compresa tra 15 e 24 anni; in Italia erano il 19,9%, cioè 8,4 punti percentuali in più. Poco dietro al Belpaese, al secondo posto, si è classificata la Bulgaria con il 18,2%, seguita dalla Romania con il 17,4%. Dall'altra parte della classifica ci sono i più fortunati ragazzi lussemburghesi, qui i neet sono solo il 5,4%, seguiti dai danesi (5,8%) e dagli svedesi (6,5%).

Guardando indietro, nel 2015 si ripete la classifica dell'anno precedente con percentuali leggermente più alte e il terzo posto a pari merito: l'Italia 21,4%, Bulgaria 19,3%, Croazia e Romania 18,1%. La media dell'Europa a 28 era de 12% con una differenza, rispetto allo stivale, di 9,4 punti. Nel 2014 la situazione cambia di poco, i giovani italiani sono sempre al primo posto per quota di Neet, con il 22,1%, seguiti dai bulgari (20,2%) e dai croati (19,3%). Il dato complessivo dei giovani europei è del 12,5% con una differenza rispetto ai primi classificati di 9,6 punti.

Nel 2013 i giovani senza lavoro e che non studiano in Italia sono il 22,2%, mentre in Bulgaria sono il 21,6%. In Europa erano il 13%, con un distacco di 9,2 punti percentuali rispetto al solo dato della penisola. Negli anni precedenti l'Italia si è quasi sempre classificata seconda, dietro la Bulgaria, ad eccezione del 2010, quando è arrivata terza dietro l'Irlanda, e del 2009, quando è rimasta fuori dal podio, arrivando quarta, preceduta da Irlanda e Francia.

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