Nei boschi liguri lotta contro il parassita del castagno con metodi biologici

I boschi liguri stanno reagendo al cinipede, il parassita del castagno, anche grazie ai metodi di contrasto biologico adottati dalla Regione. Lo ha annunciato in consiglio regionale l'assessore all'Agricoltura Giovanni Barbagallo, rispondendo alle interrogazioni di Maurizio Torterolo e Francesco Bruzzone (Lega Nord Liguria-Padania). ''Sulla lotta al cinipide, dopo il suo insediamento in Piemonte - ha detto Barbagallo - abbiamo agito con tempestività e a oggi sono stati fatti 50 lanci di 'torimus' il parassita antagonista del cinipide. Ai 50 lanci da noi finanziati se ne sono aggiunti altri ad opera dei consorzi locali''.

Secondo Barbagallo questa lotta biologica sta dando risultati e viene estesa a tutto il paese perché nel frattempo l'infestazione da cinipide si è allargata a tutta la penisola. ''Nel frattempo - ha aggiunto Barbagallo - abbiamo altre notizie incoraggianti: è lo stesso bosco a reagire e a contrastare questo parassita di origine cinese. Deve essere chiaro che sono processi lunghi: la lotta biologica funziona con tempi intorno agli 8-10 anni, ma in Georgia, in Giappone e in Corea dove hanno già operato in questo modo, sta funzionando. Dobbiamo inoltre sapere che questi processi non vengono velocizzati aumentando il numero dei lanci perché si evolvono con ritmi naturali. Nel frattempo occorre lavorare sulla filiera del legno e dell'industria dolciaria di trasformazione dei prodotti agricoli dando maggiore sostanza e continuità economica alla cura del bosco''.