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91 i centri urbani monitorati da Legambiente

Nel 2013 43 le città oltre i limiti di legge per polveri sottili, Torino la peggiore

11 febbraio 2014 | 15.51
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Nel 2013 43 le città oltre i limiti di legge per polveri sottili, Torino la peggiore

Le polveri sottili (Pm10) continuano a soffocare i nostri centri urbani rendendo l'aria irrespirabile e mettendo a serio rischio la salute dei cittadini. Nel 2013, infatti, su 91 città monitorate da Legambiente, 43 hanno registrato valori di Pm10 superiori ai limiti di legge. A guidare la classifica di Legambiente 'Pm10 di tengo d'occhio' relativa all'anno appena concluso, ci sono Torino (126 giorni di superamento, su un massimo di 35 consentiti, del limite medio giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo stabilito dalla legge), Napoli (120) e Frosinone (112). Appena sotto al podio ci sono anche Alessandria (92), Salerno (90), Benevento (89) e Vercelli (86). Non mancano le grandi città come Milano (81 giorni), Bologna (57), Firenze (46) e Roma (41).

Ma anche il 2014 non sembra andare meglio. A soli due mesi dall'inizio dell'anno, in alcune città italiane monitorate da Legambiente si sono già registrati oltre 20 giorni di superamento (sui primi 36 giorni dell'anno) e tra i capoluoghi di regione sono sette le città che hanno superato già per oltre dieci giorni il limite medio giornaliero stabilito dalla legge per il Pm10. Dati che, secondo l'associazione ambientalista, indicano la necessità di imprimere un cambiamento decisivo che metta al centro la rigenerazione e riqualificazione urbana, dove il trasporto urbano non sia più incentrato sull'utilizzo del mezzo privato ma sulla mobilità pubblica sostenibile con mezzi a basso impatto ambientale.

Ripensare i centri urbani, migliorare la qualità di vita e dell'aria, secondo il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni, "significa prima di tutto ripartire dal trasporto pubblico, che si conferma essere un passaggio strategico per il cambiamento dei nostri centri urbani. Eppure il nostro Paese fatica ad intraprendere questa importante e necessaria strada: il 2013, sancito dalla comunità europea come 'anno dell'aria', doveva essere l'anno per affrontare seriamente il problema dell'inquinamento atmosferico ma, invece, si è fatto davvero poco e anche il 2014 non sembra iniziare nei migliori dei modi. Continuiamo ad accumulare ritardo nella competizione con la qualità della vita delle città europee. È dunque urgente intraprendere azioni efficaci e interventi mirati per risolvere il problema dell'inquinamento atmosferico in tutta la Penisola, destinando più fondi e incentivi al trasporto pubblico locale e all'ammodernamento della rete ferroviaria''.

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