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Un miliardo di oggetti connessi nel 2035, allarme cybersecurity

08 novembre 2019 | 17.32
LETTURA: 2 minuti

Varisco, manager di Arduino: "Non c’è sicurezza filiera, non ci rendiamo conto di quanti attacchi subiamo"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

di Andreana d'Aquino
Nel 2035 saranno in azione 1.000 miliardi di oggetti connessi nel mondo
e già il prossimo anno, tra pentole, bollitori o peluche smart, saliranno a 40 miliardi di oggetti che rappresentano "un facile bersaglio degli hacker". Dunque, "va alzato il livello di attenzione" sulla sicurezza informatica e "sull’uso sfrenato" dell’IoT. A riferire all'Adnkronos i dati e lanciare l’alert è stato Gianluca Varisco, guru della cybersecurity e manager di Arduino.

Per anni tra gli uomini di punta del Team per la Trasformazione Digitale di Palazzo Chigi, Varisco è rientrato oggi a Roma da Parigi, dove ormai vive, per raccontare - in occasione della prima giornata di Code4Future oggi al Talent Garden Ostiense di Roma - il peso di quella che lui definisce "la linea dell’insanità mentale dell’IoT".

"Non c’è sicurezza nella filiera dell’Internet of Things" avverte Varisco. "Stiamo affogando nella tecnologia e non ci rendiamo conto di quanti attacchi subiamo, semplicemente perché pensiamo di non rientrare nel target degli hacker. Ma non è così". Insomma, dobbiamo affilare le nostre armi.

Invitato al Code4Future proprio per accendere l’attenzione sulla vulnerabilità dei dispositivi IoT, Varisco ha quindi raccontato come sia stata hackerata la banca dati di un casinò di Las Vegas, e violati gli impenetrabili caveu , "semplicemente passando attraverso un innocuo termostato in azione nell’acquario dei pesci tropicali".

E lo scenario non è quello di una fiction. "Tutti abbiamo oggetti connessi ma nessuno pensa che un bollitore Smart possa essere un veicolo di intrusioni informatiche" argomenta l’esperto.

"Ormai mettiamo sensori anche nei pannolini per essere avvertiti quando dobbiamo cambiare il bebè e nelle pentole per cucinare", e tutto questo "è già sul mercato" chiarisce l’esperto. Varisco avverte infine che "è difficilissimo capire di essere stati attaccati su un oggetto connesso" e che questi scenari non potranno più essere ignorati.

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