Riflettori puntati sul cinema irlandese nell’anno del centenario della Rivolta di Pasqua. La nona edizione dell’Irish Film Festa, in programma dal 7 al 10 aprile alla Casa del Cinema di Roma si divide quest’anno tra attualità e storia.
Cento anni fa un gruppo di cittadini irlandesi guidati dal poeta, insegnante e avvocato Pádraig Pearse e dal sindacalista James Connolly, occuparono alcuni edifici simbolo di Dublino, proclamando la Repubblica irlandese indipendente. La rivolta fu repressa dal Governo Britannico dopo sei giorni, ed i suoi sette leader furono processati e giustiziati. Questo evento segnò l’ìnizio della ribellione degli irlandesi che portò il 6 dicembre 1922 all’indipendenza dell’EIRE.
Alla rivolta del 1916 e al suo significato nella storia d’Irlanda, l’Irish Film Festa, creato e diretto da Susanna Pellis, dedica alcune proiezioni: dal Leone d’oro di Venezia ‘Michael Collins’ del 1996, alla selezione di episodi di ‘1916 Seachtar na Cásca’ (I sette di Pasqua), serie televisiva storico-documentaristica diretta da Dathaí Keane, con la voce narrante dell’attore internazionale Brendan Gleeson.
In anteprima italiana sarà mostrato il film documentario ‘1916 The Irish Rebellion’, con la voce narrante di Liam Neeson, e allo stesso argomento sono dedicati i nove cortometraggi realizzati nell’ambito di ‘After ’16’, tra le iniziative di commemorazione e produzione artistica legate al Centenario, e la mostra ‘1916: Portraits and Lives’, selezione dei quarantadue ritratti di uomini e donne della Easter Rising realizzati dall’illustratore David Rooney per l’omonimo libro pubblicato dalla Royal Irish Academy.
Molto ricca la sezione concorso nata nel 2010 e riservata ai cortometraggi che proporrà quindici opere, delle quali dieci in live action e cinque d’animazione.
Tra gli altri lungometraggi dell’Irish Film Festa 2016, quasi tutti in prima visione italiana, ‘You’re Ugly Too’ di Mark Noonan (commedia che vede protagonista uno zio appena uscito di prigione e la nipotina che ha appena perso la mamma), ‘The Survivalist’ di Stephen Fingleton (thriller d’ambientazione post-apocalittica), il dramma ‘I Used to Live Here’ di Frank Berry (sul fenomeno del suicide cluster, effetto di emulazione sui testimoni diretti o indiretti di un suicidio) e ‘An Klondike’ di Dathai Keane, il primo western realizzato in Irlanda (ma ambientato nel Canada di fine ‘800) e recitato in gran parte in gaelico.
Ancora dal programma, ‘Pursuit’ del drammaturgo e regista teatrale Paul Mercier, versione moderna e malavitosa dell’antica leggenda irlandese di Diarmuid e Gráinne, il film documentario ‘Road’ di Diarmuid Lavery e Michael Hewitt, con la voce narrante di Liam Neeson che racconta la storia di Joey, Robert, William e Michael Dunlop nordirlandesi campioni internazionali del motociclismo su strada.
In omaggio al regista irlandese Lenny Abrahamson, l’Irish Film Festa proporrà il suo film più recente, ‘Room’ attualmente in programmazione nelle sale italiane. Tratto dal romanzo omonimo di Emma Donoghue, che ne ha curato personalmente l’adattamento cinematografico, Room è stato premiato agli Oscar 2016 per l’interpretazione dell’attrice protagonista Brie Larson e ha ricevuto altre tre nomination (miglior film, migliore regia e migliore sceneggiatura non originale).
Dal cinema alla cucina: quest’anno in concomitanza con l’Irish Film Festa, Hard Rock Cafe lancia un piatto a edizione limitata con i sapori irlandesi dal nome emblematico di ‘Guinness Irish Stout and Jameson irish whiskey burger’ in abbinamento alla classica stout Guinness.
