cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 14:02
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Alimenti: nel genome editing la risposta alla sfida per l'agricoltura del futuro

24 settembre 2015 | 13.52
LETTURA: 3 minuti

(Infophoto)
(Infophoto)

Mutazioni mirate nei geni che controllano lo sviluppo dei semi per migliorarne le capacità produttive e le caratteristiche qualitative nelle specie in cui il seme rappresenta la parte commestibile, come nel caso di soia, riso, orzo, frumento. E' l'obiettivo di 'ExpoSeed', un progetto di collaborazione internazionale recentemente approvato nell'ambito del programma H2020 e finalizzato allo sviluppo di sistemi di 'genome editing' nelle specie coltivate.

Il miglioramento genetico delle piante, infatti, gioca un ruolo fondamentale nelle sfide per l'agricoltura del futuro: la crescente domanda di risorse alimentari per far fronte all'aumento demografico planetario e la richiesta di qualità, che sempre più deve essere sostenuta da un'adeguata certificazione di prodotto e di processo e non solo dal riconoscimento di un valore tradizionale o legato al luogo di produzione.

La ricerca in questo campo fa continui progressi. E la tecnologia del 'genome editing', in grado di guidare l'evoluzione dei geni attraverso l'introduzione di mutazioni mirate, rappresenta una delle frontiere della scienza genetica e avrà un grande impatto sul miglioramento genetico delle piante nel prossimi anni. E in questa direzione si inserisce il lavoro del Crea che con il suo centro di Genomica e Bioinformatica coordina 'ExpoSeed'.

Se ne è parlato a Expo nell'incontro 'L'agricoltura del futuro: quali biotecnologie usare per garantire a tutti il diritto al cibo?', organizzato dal Crea, per mettere a fuoco le esigenze dell'industria sementiera e vivaistica nazionale e per verificare con i produttori gli obiettivi strategici per l'agroalimentare nazionale.

Occorrono, infatti, nuovi programmi di miglioramento genetico pubblici e privati per sostenere le produzioni tradizionali italiane, adattandole alle nuove condizioni climatiche, senza alterare le caratteristiche qualitative che rappresentano il fattore distintivo del Made in Italy alimentare. "Il progresso delle conoscenze genomiche sta rivoluzionando il modo con cui vengono selezionate le varietà coltivate delle specie di interesse agrario", sottolinea Alessandra Gentile, commissario delegato Crea.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza