cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 00:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Nel 'puzzle' di Renzi tutte le aree del Pd, anche quella di Pippo Civati

21 febbraio 2014 | 21.02
LETTURA: 3 minuti

Nel 'puzzle' di Renzi tutte le aree del Pd, anche quella di Pippo Civati

Sono tutte rappresentate le aree del Pd nel governo di Matteo Renzi. Otto ministri che riassumono le varie componenti dem. Ci sono i 'giovani turchi', i bersaniani (che si dicono soddisfatti), ci sono personalità che provengono dal mondo dalemiano e da quello veltroniano. C'è tanta 'roba' per l'area franceschiniana, che sta nella maggioranza Pd con Renzi. L'unica componente che si tiene fuori dal governo è quella lettiana per ovvii motivi.

E non è tutto. Nel 'puzzle' renziano trova posto anche una personalità vicina a Pippo Civati, il 'dissidente' che assieme a un gruppetto di parlamentari minaccia da giorni di non dare la fiducia al governo Renzi.

Un esecutivo nel quale Civati troverà, però, Maria Carmela Lanzetta, già sindaco di Monasterace, che nella primarie per la segreteria del Pd guidò la lista Civati nel collegio Vibo Valentia-Reggio Calabria. Chissà se possa bastare per rassicurare Civati, ma il diretto interessato non si sbilancia e anzi, con una punta di irritazione, fa notare di non essere stato avvertito nè da Renzi nè da Lanzetta della decisione.

Per quanto riguarda i 'giovani turchi' viene promosso Andrea Orlando, già ministro dell'Ambiente con Enrico Letta, da oggi è il nuovo Guardasigilli. Proviene invece dall'area Bersani il neo-ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina, già sottosegretario allo stesso discastero con Letta. Vicino a Massimo D'Alema è invece il nuovo titolare di via XX Settembre, Pier Carlo Padoan.

Il ministro dell'Economia ha diretto la Fondazione Italianieuropei, think thank di area dalemiana. L'area veltroniana conta almeno un'esponente che proviene da quella stagione: Marianna Madia, titolare della Pubblica amministrazione, che venne eletta per la prima volta in parlamento con Veltroni segretario.

Ma a fare l'en plein è Areadem. Sono ben 3 le personalità dall'area a cominciare dal leader Dario Franceschini, passando per Roberta Pinotti e Federica Mogherini (già in segreteria ai tempi di Franceschini leader del Pd). Per entrambe due ministeri di prima fascia: Difesa la prima e Esteri la seconda. Quindi l'area renziana: oltre allo stesso Renzi che si porta Graziano Del Rio a palazzo Chigi come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, al governo del 'giglio magico' c'è solo Maria Elena Boschi.

La composizione della squadra di Renzi a cascata si porta dietro una nuova definizione degli equilibri ai vertici del Pd. Almeno questo nelle intenzioni della minoranza. Oggi Gianni Cuperlo ha aperto il fronte. "Sul futuro del Partito democratico dobbiamo aprire una riflessione molto seria non solo su chi lo guidera' nella prossima fase ma su cosa cosa intendiamo per partito di sinistra nel Paese".

"Abbiamo tenuto un congresso, concluso due mesi fa, con le primarie e io avevo fatto una campagna congressuale in cui dicevo che le primarie servivano a eleggere il segretario del partito e non l'inquilino di palazzo Chigi e oggi ci troviamo con un segretario che si trasferisce a palazzo Chigi", sottolinea Cuperlo.

La minoranza dà per scontato che Renzi sarà premier ed insieme resterà anche segretario del Pd, lasciando come plenipotenziario al Nazareno, con ogni probabilità, Lorenzo Guerini. Quindi la partita si potrebbe giocare piuttosto sulla composizione della segreteria che ha perso, comunque, tre membri: Madia, Mogherini e Boschi sono al governo. Inoltre resta ancora da decidere chi andrà a ricoprire il ruolo di presidente dell'assemblea Pd dopo le dimissioni di Cuperlo (attualmente i vicepresidenti sono Matteo Ricci e Sandra Zampa).

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza