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Gb: Nicola Sturgeon, la vera sorpresa della campagna elettorale/Scheda

06 maggio 2015 | 19.24
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L'Snp è destinato a vincere gran parte dei 59 seggi in Scozia. Diventerebbe la terza forza a Westminster. La Sturgeon ha trasformato la sconfitta nel referendum dello scorso anno in una nuova possibilità di vittoria

La first minister scozzese e leader dell'Snp Nicola Sturgeon (Foto Afp)
La first minister scozzese e leader dell'Snp Nicola Sturgeon (Foto Afp)

Qualunque sarà l'esito del voto di giovedì, la campagna elettorale ha già emesso un verdetto. La sorpresa non verrà dall'Ukip di Nigel Farage, la cui stella, dopo il trionfo nelle ultime elezioni europee, appare un po' offuscata dalle troppe gaffe dei suoi candidati e da un programma che non riesce ad andare oltre la lotta all'immigrazione e l'uscita della Gran Bretagna dalla Ue. La vera novità è rappresentata dallo Scottish National Party guidato da Nicola Sturgeon. Il Telegraph, giornale non certo tenero con l'Snp, la definisce "puntuta e spietata", ma anche "capace di ispirare le persone".

Con la sua leadership l'Snp ha saputo trasformare la sconfitta dello scorso anno nel referendum per l'indipendenza della Scozia in un annunciato successo a Westminster. In base ai sondaggi, i nazionalisti scozzesi sembrano infatti destinati a vincere quasi tutti e 59 i seggi dei collegi elettorali in Scozia, divenendo probabilmente la terza forza politica nella nuova Camera dei Comuni. Nelle precedenti elezioni del 2010 avevano ottenuto sei deputati.

Questo trionfo avverrà a spese dei Laburisti, che in passato avevano proprio nella Scozia una delle loro roccaforti elettorali. Ed è per questo che buona parte della campagna elettorale è stata attraversata da continue voci di possibili accordi tra Labour e Snp che consentirebbero a Ed Miliband di diventare il prossimo inquilino del numero 10 di Downing Street.

Ha preso la guida del partito dopo la sconfitta nel referendum sull'indipendenza

Quarantacinque anni, leader dell'Snp e first minister scozzese dopo il passo indietro fatto da Alex Salmond lo scorso settembre, è laureata in legge ed ha lavorato come avvocato prima di dedicarsi a tempo pieno alla politica. E' iscritta all'Snp dal quando aveva 16 anni, sull'onda della campagna per il disarmo nucleare. Nel 1992, anno della sua laurea, divenne la più giovane candidata scozzese alle elezioni generali. Non fu eletta e venne bocciata anche nel successivo tentativo del 1997. In quell'anno, però, ottenne un seggio nel nuovo Parlamento scozzese.

Nel 2004 si fece avanti per la leadership dell'Snp, ma poi decise di ritirarsi quando Alex Salmond annunciò la sua candidatura. Dal 2007 al 2014 ha ricoperto l'incarico di vice first minister scozzese, per poi assumere la guida del partito e della Scozia dopo il referendum di settembre. Da allora l'Snp ha visto aumentare il numero degli iscritti, superando la soglia dei 100mila. E' sposata dal 2010 con Peter Murrell, uno dei massimi dirigenti dell'Snp e stratega della campagna elettorale.

Finora, la Sturgeon è stata giudicata vincente in tutti i dibattiti tv ai quali ha partecipato. Ma la sua campagna si è svolta soprattutto in strada, tra gli elettori. Un contrasto evidente, sottolinea il Guardian, con quanto invece fatto dai leader degli altri partiti a sud del confine scozzese. “Sono decisa a mantenere la promessa di essere il più accessibile possibile", ha spiegato la first minister. Questo contatto fisico con gli elettori non avviene però a discapito delle tecniche più moderne di comunicazione. "Nicola Sturgeon su Twitter è magnifica". Parola di Bruce Daisley, vice presidente di Twitter in Europa.

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