Da Torino a Roma con una neonata: la piccola Sara. Più che un viaggio un'odissea. A raccontarla su Facebook è la sindaca di Torino Chiara Appendino. Il motivo? "Ci siamo trovati quasi sempre a cambiare pannolini nelle situazioni più disparate: su un tavolino, su due sedie affiancate, su una panca o su un divanetto, sempre perché nella stragrande maggioranza dei casi i servizi non erano dotati di fasciatoio - scrive mamma Appendino in un post sulla sua pagina, raccontando di essere venuta nella Capitale martedì scorso con la famiglia per incontrare il ministro Delrio. "È vero che alla fine si trova sempre un modo per arrangiarsi, ma la presenza più o meno diffusa di fasciatoi - sottolinea - è uno degli indicatori con cui un Paese pensa alla maternità e alla cura dei più piccoli".
A Torino, con una delibera dell'assessore al Commercio, Alberto Sacco, annuncia, "abbiamo inserito proprio la presenza di fasciatoi come criterio di qualità per accedere a degli sconti sulle tariffe comunali per le nuove aperture dei locali di somministrazione. Si tratta ovviamente di un piccolo passo ma crediamo che sia un segnale importante". "L'auspicio è che i gestori ma soprattutto le Amministrazioni, a tutti i livelli, si adoperino concretamente per migliorare questa situazione che ci vede indietro rispetto a tanti altri paesi più 'baby-friendly', almeno da questo punto di vista". E conclude con un auspicio. "Chissà che Sara e tutti i suoi coetanei un giorno, nelle loro città e nel loro Paese" non potranno "cambiare pannolini in posti più agevoli e igienici".
