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Nina Zilli: "Il mio primo romanzo tra Covid e le vite degli altri"

10 febbraio 2022 | 15.45
LETTURA: 4 minuti

La cantautrice all'Adnkronos: "La scrittura non toglie niente alla musica. Il mio sogno? Fare un film da 'L'ultimo di sette"

Nina Zilli:

"Si chiama 'L'ultimo di sette' perché il primo romanzo l'ho iniziato a 18 ma questo è il primo che vede la luce davvero". Nina Zilli, cantautrice e voce soul per eccellenza della scena italiana nonché illustratrice di talento, parla così del suo primo romanzo, uscito nelle librerie con Rizzoli a metà gennaio e molto apprezzato dai lettori.

"Questa volta sono arrivata fino in fondo per due ragioni fondamentali: un agente letterario che mi ha spronato moltissimo e la pandemia. Enzo D’Elia aveva apprezzato il mio libro di illustrazioni ('Dream City', uscito nel 2019, ndr.) e mi ha esortato costantemente. E con il Covid e i lockdown ho avuto tutto il tempo per immergermi nella mia storia", spiega all'Adnkronos Nina, che naturalmente ha lavorato molto anche sulla musica in questi due anni. "Sì, ora quello che mi manca è l'attività live. Ho finito il mio nuovo disco, tra poco uscirà un singolo e poi dovrei fare dei concerti: ho una bella idea in mente ma ve la comunicherò più avanti"

Qualcuno, alla notizia del romanzo, ha ipotizzato un addio alla musica: "Niente di più falso. Per me la scrittura è una divagazione dalla musica ma la musica rimane la mia attività principale. L'approccio alle due attività è molto diverso: la musica mentre la fai non hai idea dove andrai a parare. In un libro devi avere un'idea precisa mentre scrivi. Il rapporto con la libertà creativa in entrambi i casi è un'arma a doppio taglio: ad un certo punto serve la sintesi", sottolinea.

E la sintesi nel libro è arrivata intorno al personaggio di Anna, una pittrice sempre in movimento tra un vernissage e il tentativo di piazzare un'opera. Ha una relazione con Marco, che dura da dodici anni, ma è ormai spenta, senza l'entusiasmo e la complicità dell'inizio. Durante un'asta di beneficenza, su uno yacht di lusso a largo delle isole Eolie, Anna incontra Raffaello, talentuoso trombettista jazz dall'aria sexy e stropicciata. Tra loro scoppia una chimica irrefrenabile, ma decidono di concedersi solo una notte: la più bella, in mezzo al buio del mare, per un amore che si rivela indicibile.

"La musica non poteva mancare. Ho deciso di parlare di cose che conosco. Partire con un romanzo di fantascienza sarebbe stato complicato", ride. Il romanzo pullula di personaggi contemporanei e tremendamente veri: c'è Sandra, bloccata in una esistenza da cui non sa scappare; Rita, con il suo segreto inconfessabile; Alberto, che grazie a Luca si sta riaprendo all'amore; Marco, consapevole di perdere Anna ogni giorno che passa, e pure incapace di arginare la deriva. "Ho indagato il mio cuore e mi sono divertita ad entrare nei panni di altri. La cosa più affascinante è stato diventare un uomo per descriverne pensieri e azioni. D'altronde io vivo circondata da uomini, che mi trattano come 'uno' di loro. E poi il mio coprotagonista è un trombettista e io lavoro da moltissimi anni fianco a fianco con i 'fiati'. Qualche consiglio l'ho chiesto anche al mio fidanzato (il produttore Danti, ndr.) che infatti mi rinfaccia di non essersi goduto la lettura finale perché gli avevo già spoilerato tutto", scherza.

Nel frattempo, Nina ha esordito anche nel suo primo ruolo cinematografico in 'La California' della regista bolognese Cinzia Bomoll: "Sono la barista del circolo Arci. Mi sono divertita moltissimo. E non potevo dire di no perché è un film tutto emiliano con un cast bellissimo e la voce narrante di Piera Degli Esposti", scomparsa quest'anno. E il cinema potrebbe essere il prossimo traguardo di Nina: "Confesso che ho il sogno di trasformare il mio romanzo in un film, perché nella mia testa è già nato come un film. Mi piacerebbe davvero tantissimo. Vedremo", dice. Intanto, la vulcanica artista ha già in mente una nuova storia per un romanzo: "Posso solo dire che il protagonista questa volta sarà un uomo", annuncia l'artista che questa sera presenterà 'L'ultimo di sette' a Bologna (alle ore 20.30, presso il LabOratorio di San Filippo Neri in via Manzoni, 5), mentre il 24 febbraio sarà a Torino (alle 18.30 al Circolo dei Lettori di via Bogino 9). "È bello vedere come a queste presentazioni, oltre alle persone che amano la mia musica, c'è un pubblico molto più eterogeneo. Forse è anche merito delle cose che ho fatto in tv e che mi hanno aiutato a non chiudermi troppo nel periodo della pandemia", conclude.

di Antonella Nesi

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