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No Green Pass Roma, scontri e violenze: assalto a Cgil

10 ottobre 2021 | 00.05
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Caos nella capitale, la sede del sindacato sotto assedio. La condanna di Draghi. Corteo anche a Milano

(Afp)
(Afp)

Scontri a Roma nella giornata della manifestazione no green pass, con l'assalto alla sede della Cgil. Il centro della capitale a ferro e fuoco, per le violenze che il presidente del Consiglio Mario Draghi condanna e definisce inaccettabili. La situazione è degenerata nel pomeriggio, con la tensione già in Piazza del Popolo, affollata da migliaia di persone. "Assassini, assassini" hanno urlato i partecipanti, circa diecimila. "Vogliamo le dimissioni di Draghi e Mattarella", l'urlo dal palco. Quindi, il lancio di oggetti contro le forze dell'ordine e il tentativo di raggiungere via del Babuino, arginata dalla polizia.

Una parte dei manifestanti ha raggiunto la sede romana della Cgil. Migliaia di persone si sono accalcate sotto le finestre della sede del sindacato, tra slogan e striscioni. "Nessuno può toglierci il lavoro che ci siamo conquistati onestamente e duramente", "Landini dimettiti", i cori rivolti all'indirizzo del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. L'assedio ha sfondato l'ingresso della sede, come documentato dai video diffusi sui social. Intanto, altri gruppi si sono diretti verso Montecitorio, arrivando a poche decine di metri da palazzo Chigi, lanciando petardi e bombe carta. In serata, nuovi momenti di tensione a via del Corso, con barricate alzate da chi ha utilizzato sampietrini, transenne e bidoni dei rifiuti.

FERMATO LEADER FORZA NUOVA

Le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico e la Digos della Questura di Roma hanno fermato e identificato numerose persone nei cui riguardi sono in atto valutazioni sulla loro posizione per individuare la loro esatta responsabilità in merito alle violenze, come fa sapere la questura di Roma.

Il bilancio è di quattro persone arrestate ma sono in corso serrate attività dirette a individuare altre responsabilità degli altri fermati, fra i quali c'è anche il leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, come è noto sorvegliato speciale che ha violato numerose prescrizioni. Alcuni appartenenti delle forze di polizia sono rimasti feriti in occasione dei tafferugli, sottolineano da San Vitale, ''continuando il servizio con grande spirito di abnegazione''.

DRAGHI

Il presidente del Consiglio Mario Draghi "condanna le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane", si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi nella giornata caratterizzata in particolare dai disordini a Roma, dove si è tenuta una manifestazione No Green Pass. "Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione. Il Governo prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico", prosegue la nota.

ASSALTO ALLA CGIL

"È l'ora di sciogliere Forza Nuova". Il segretario del Pd, Enrico Letta, ha puntato il dito contro il movimento di estrema destra. "Solidarietà alla Cgil e alle forze dell’ordine per gli attacchi squadristi di oggi. Inaccettabile quel che sta accadendo. Il Paese tutto risponda unito a queste degenerazioni intollerabili", ha detto Letta.

"L'assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista. Un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista", le parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che per oggi ha convocato davanti alla sede del sindacato un'assemblea generale della Confederazione per decidere tutte le iniziative necessarie. Cgil, Cisl e Uil inoltre organizzeranno sabato 16 ottobre a Roma, "una grande manifestazione nazionale e antifascista per il lavoro e la democrazia", hanno reso noto i segretari delle 3 sigle, Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri.

MILANO

Tensione anche a Milano, con circa 5000 persone in piazza. Il flusso indisciplinato dei manifestanti ha deviato da corso Buenos Aires tentando in più punti di forzare i cordoni di polizia per raggiungere la stazione Centrale. Dopo ripetuti tentativi, i manifestanti hanno raggiunto il piazzale della stazione cercando di accedere all’interno per bloccare il traffico ferroviario. La polizia ferroviaria ha presidiato alcuni varchi di accesso e ha chiuso gli altri evitando l'ingresso dei manifestanti che hanno creato problemi al traffico nella zona.

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