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No invito Bossi a Federale? Non c'è il presidente in statuto 'Lega Salvini premier'

05 novembre 2021 | 19.30
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il fondatore del partito è nell'organigramma della vecchia formazione, non del partito sovranista

(Fotogramma)
(Fotogramma)

E' il giorno delle polemiche sul mancato invito del fondatore della Lega nord, Umberto Bossi, al Consiglio federale della Lega, che si è tenuto ieri a Roma, presso la sala Salvadori della Camera. Da ultimo, a sottolineare la presunta gaffe di Matteo Salvini è stato l'ex ministro per i rapporti con il Parlamento, Francesco Speroni, leghista della prima ora che ha ricordato come Bossi, in qualità di presidente della Lega sia membro del Federale, e quindi avrebbe dovuto essere invitato. "Magari c'è stato un disguido...", ha detto ospite di Tagadà, su La7. Ma in realtà la vicenda non è così semplice, poiché Bossi è presidente della vecchia Lega, che non ha riunito ieri il Federale. Quindi nessuna scorrettezza è stata fatta nei suoi confronti, né si può parlare di problema di comunicazione.

Il Consiglio federale che ieri si è tenuto a Roma, era stato infatti convocato la sera di mercoledì 3 novembre dal segretario della 'Lega per Salvini premier', ovvero dallo stesso Salvini. Come previsto dallo Statuto del partito, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 22 novembre del 2018, il partito salviniano - LSP - conta tra i suoi organismi il 'Consiglio federale', dove trovano posto - come si legge all'articolo 11 dello stesso Statuto "il segretario federale, l’amministratore federale, il responsabile federale organizzativo e del territorio, i segretari di ciascuna articolazione territoriale" e ancora i "22 (ventidue) membri eletti dal congresso federale assegnati alle articolazioni territoriali regionali".

"Partecipano - spiega ancora lo statuto 'sovranista' - con il solo diritto di intervento, i vicesegretari federali, il responsabile dell’ufficio legislativo federale, il presidente del gruppo alla Camera dei deputati, il presidente del gruppo al Senato della Repubblica, il capo-delegazione al Parlamento europeo, i governatori regionali e il coordinatore federale del movimento giovanile". Un esercito composto da quella quarantina di dirigenti che ieri si sono riuniti con il segretario Matteo Salvini. E che si sono confrontati fino a tarda sera.

La figura del presidente, semplicemente, non compare tra i membri del Consiglio della Lega per Salvini premier, in quanto non prevista nell'organigramma del nuovo partito voluto dal Capitano. Questo a differenza di quanto invece prevede lo statuto della vecchia 'Lega nord per l'indipendenza della Padania', dove la figura del presidente è presente ed è ricoperta proprio dal fondatore del Carroccio, Umberto Bossi. Presidente che prende posto anche nel Consiglio federale: "Il Consiglio Federale è composto dal Presidente Federale, il segretario Federale, l’Amministratore Federale" e gli altri membri elencati in seguito, che sono grosso modo gli stessi quadri presenti anche nello statuto del partito nuovo, ma che ha altre regole e organigramma.

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