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Nobel per la fisica a Peebles, Mayor e Queloz

08 ottobre 2019 | 12.03
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Per le loro ricerche sulla storia e la struttura dell'universo

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Il premio Nobel per la Fisica è andato a James Peebles, Michel Mayor e Didier Queloz per le loro ricerche sulla storia e la struttura dell'universo. Lo ha annunciato l'Accademia reale svedese delle Scienze. Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato a James Peebles, 84 anni, cittadino americano e canadese, per le sue "scoperte teoriche nella fisica della cosmologia". L'altra metà del Nobel per la Fisica è stato assegnato agli scienziati svizzeri Michel Mayor e Didier Queloz "per la scoperta del primo esopianeta in orbita attorno a una stella di tipo solare".

Fioramonti - "L’importanza della ricerca aerospaziale si colloca anche in settore molto più ampio che è confermato è testimoniato anche dal Nobel per la Fisica oggi conferiti a fisici che hanno studiato la cosmologia, il sistema solare”. Ad affermarlo è stato il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti, commentando i Nobel. Il riconoscimento al primo scienziato è arrivato per le sue “scoperte teoriche nella fisica della cosmologia”, gli altri due ricercatori invece sono stati premiati “per la scoperta di un esopianeta in orbita attorno a una stella di tipo solare".

Battiston - Grazie agli studi dei neo premi Nobel per la Fisica James Peebles, Michel Mayor e Didier Queloz, "sono cambiate anche le prospettive per la ricerca della vita nell'Universo" ed i loro "sono stati studi davvero di frontiera" che hanno "una fortissima caratterizzazione fisica, astrofisica e cosmologica": insomma sono stati "dei pionieri nei loro campi" commenta, intervistato dall'Adnkronos, il fisico sperimentale Roberto Battiston, presidente dal 2014 al 2018 dell'Agenzia Spaziale Italiana. Battiston spiega che "Peebles ha contribuito a molte parti fondamentali della nostra attuale comprensione di come si sono sviluppate le galassie dall'origine del Big Bang, quindi come si sono formati i grandi ammassi di materia e si sono legati alle piccolissime fluttuazioni quantistiche che hanno caratterizzato l'origine del cosmo". "Gli studi degli astronomi svizzeri Michel Mayor e Didier Queloz per l'osservazione dei pianeti extrasolari, sono molto importanti - spiega ancora Battiston - perchè 20 anni fa hanno cambiato il nostro modo di comprendere e vedere la nostra galassia e tutte le galassie che ci circondano".

Saccoccia - "È lo spazio proprio" al centro del Nobel per Fisica 2019 "quindi bisogna continuare perché abbiamo dei risultati straordinari e anche l’Italia è impegnata nel settore spaziale, in particolare nell’esplorazione dell’Universo dagli albori delle nostre attività spaziali". A dirlo è il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia.

Masiero - Il premio Nobel per la Fisica 2019 è stato assegnato oggi "per i contributi alla nostra comprensione dell’evoluzione dell’Universo e del posto della Terra nel cosmo" e in particolare, lo scienziato James Peebles "è uno dei grandi artefici della costruzione teorica che descrive l'universo dalla sua origine alla sua evoluzione successiva, nota quale modello cosmologico del Big Bang caldo". A dirlo in una nota è il fisico teorico Antonio Masiero, Vicepresidente dell’Infn.

D'Amico - E' "un risultato grandioso che testimonia l'importanza dell'astrofisica moderna e il suo valore strategico per il futuro dell'umanità". Così il presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Nichi D'Amico, commenta il Nobel per la Fisica 2019. "Si tratta -sottolinea D'Amico- di temi che riguardano l'attività del nostro Ente, e in cui siamo in prima linea sul fronte internazionale". "In particolare lo studio degli esopianeti e la ricerca di tracce di vita in altri mondi vede alcuni dei nostri telescopi, come il Telescopio Nazionale Galileo, il Large Binocular Telescope e, in futuro, lo Extremely Large Telescope, protagonisti in questo settore" segnala il presidente dell'Inaf.

Piccinetti - Nobel per la Fisica "premia studi realizzati nello spazio e non può essere altrimenti perché lo spazio è la nuova frontiera". A sottolinearlo è stato Pietro Piccinetti, amministratore unico di Fiera di Roma che proprio oggi al Miur ha presentato con la Fondazione Edoardo Amaldi - alla presenza del ministro Lorenzo Fioramonti e del presidente dell'Asi Giorgio Saccoccia - la prima edizione del New Space Economy European Expoforum che si terrà dal 10 al 12 dicembre prossimi alla Fiera di Roma. "Nello spazio -ha aggiunto Piccinetti- stiamo tutti insieme, penso alla Stazione Spaziale Internazionale dove ci sono insieme russi, francesi, italiani, americani e tutti vanno d'accordo".

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