
"Dicevano 'controlliamo dall'interno', ora neppure stanno 'dentro' per controllare. Domando ancora: ne valeva la pena?"
"Vi stupite? Hanno scelto (in modo scellerato) di far parte del governo dell'assembramento? Beh queste sono le conseguenze". Lo scrive su Instagram Alessandro Di Battista, ex deputato M5S, a proposito delle ultime nomine Rai con l'esclusione del M5S.
"Oltre alla legge salva-ladri, al ritorno della Fornero, alla privatizzazione dei servizi (tra cui l'acqua), allo smantellamento del cashback, all'indebolimento del superbonus, al ritorno di Carfagna-Gelmini-Brunetta ministri e alla riabilitazione di Berlusconi e Dell'Utri... Dicevano 'controlliamo dall'interno', ora neppure stanno 'dentro' per controllare. Domando ancora: ne valeva la pena?".
Contro le nomine la linea del M5S è durissima: il Movimento non andrà più nei canali Rai. Ad annunciare l'iniziativa è stato ieri Giuseppe Conte. "Fuortes non libera la Rai dalla politica, ma sceglie scientemente di esautorarne una parte: la più ampia, uccidendo qualsiasi parvenza di pluralismo. Siamo alla definitiva degenerazione del sistema. Bene. Vorrà dire che, a partire da oggi, il Movimento 5 Stelle non farà sentire la sua voce nei canali del servizio pubblico, ma altrove. E continueremo questa battaglia chiedendo il sostegno di tutti i cittadini", ha detto Conte.
L'iniziativa si traduce, viene spiegato, anche in uno stop a tutte le dichiarazioni rilasciate da esponenti del M5S in strada, ad esempio, o a margine dei lavori delle aule parlamentari.