Dopo una nottata a base di alcol e pasticche Aaron O'Neill era disposto a tutto pur di non andare a lavoro la mattina dopo. Il 20 enne irlandese, addetto alla Intel nel campus di Leixlip, ha pensato bene di pagare un amico, Colin Hammond, per lanciare un falso allarme bomba da parte dello Stato islamico.
Pensando di farla franca, Hammond ha chiamato la polizia da un telefono pubblico fuori casa e all'operatore che ha risposto ha detto: "Non troverete gli ordigni, questo è un avvertimento, siamo ovunque". La polizia a quel punto è dovuta intervenire chiudendo un'autostrada, interrompendo il controllo del traffico aereo e lasciando i 4mila dipendenti Intel fuori dal campus.
McDonalds full of #intelireland workers following #bombscare plant shutdown and evacuated #leixlip #intel #ieland pic.twitter.com/UMs3tIVhYB
— Stephen Rattigan (@Racco1986) 13 Gennaio 2015
La vicenda però è stata scoperta dalle autorità e il giudice Martin Nolan ha descritto il caso come "profondamente stupido" aggiungendo che "si tratta di un modo molto strano per evitare di andare a lavorare". Hammond ha ammesso di aver fatto la telefonata per conto del suo amico e ora dovrà svolgere 200 ore di servizio alla comunità per evitare la condanna di due anni di carcere.
The @Intel_IRL campus in Leixlip returns to normality after bomb scare. More on The 12.30 #TV3News pic.twitter.com/VcHmVKFtni
— Fergal O'Brien TV3 (@FergalOBrienTV3) 13 Gennaio 2015