Una donna che ''non indossava abiti islamici'' è stata accusata dal sedicente Stato Islamico (Is) di ''insultare Dio'' e per questo condannata a morte. Lo hanno reso noto gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, spiegando che la donna è stata giustiziata dai jihadisti nella città di al-Bokamal, nella zona sudorientale della provincia di Deir Ezzor in Siria.
In base alla ricostruzione fornita dagli attivisti, gli uomini della polizia religiosa dell'Is, nota come al-Hesbah, hanno seguito la donna mentre rientrava a casa dal suo vicino ''non indossando abiti islamici''. I miliziani hanno anche riferito di averla udita maledire la religione, come riferisce l'Osservatorio.