Tra i motivi del nuovo ribasso ci sono le dichiarazioni del ministro dell'Energia degli Emirati Arabi, Suhail Mohamed Faraj al-Mazrouei, che ha confermato che l'Opec non ha intenzione di tagliare la produzione di greggio.
Scendono ancora le quotazioni del petrolio, che toccano i minimi da sei anni a questa parte. Dopo aver chiuso a 46,07 dollari al barile, il Wti prezza 44,9 dollari, perdendo il 2,45%. Scivola al ribasso anche la quotazione del Brent, a 47,3 dollari al barile dopo aver raggiunto i 48,7 dollari alla fine della seduta di ieri.
Tra i motivi del nuovo ribasso delle quotazioni del petrolio, sotto la soglia dei 45 dollari al barile, ci sono le dichiarazioni del ministro dell'Energia degli Emirati Arabi, Suhail Mohamed Faraj al-Mazrouei, che ha confermato che l'Opec non ha intenzione di tagliare la produzione di greggio. L'inarrestabile caduta dei prezzi ha portato il valore dei barili ai minimi dal 2009 e ridotto le quotazioni del 55% solo dall'estate scorsa.
"Il riequilibrio del mercato - ha detto il ministro - ci preoccupa ma non possiamo essere l'unica parte in casa responsabile dell'andamento del mercato e l'Opec non può continuare a proteggere un certo prezzo".
Diverse banche d'affari, tra cui Goldman Sachs e Citigroup, hanno tagliato nei giorni scorsi gli outlook sui prezzi del greggio.