cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 18:59
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Cri: no a cancellazione Corpo militare, sit-in piazza Montecitorio

26 novembre 2014 | 13.54
LETTURA: 3 minuti

Polini: ''Se la situazione non cambia il 31 dicembre 178 dipendenti rimarranno a casa''. Solidarietà bipartisan dai parlamentari. Per i manifestanti la soluzione è ''congelare il decreto prorogando gli effetti della sua entrata in vigore'', prevista per il 1 gennaio 2015. Così avrebbero due anni di tempo per pianificare un intervento che tenga conto dei lavoratori e delle specificità

Nella foto, manifestanti a piazza Montecitorio con il presidente del Comitato nazionale Salva Corpo militare Cri,  Michele Polini
Nella foto, manifestanti a piazza Montecitorio con il presidente del Comitato nazionale Salva Corpo militare Cri, Michele Polini

Sit-in in piazza Montecitorio dei dipendenti del Corpo militare della Croce Rossa Italiana e dei loro familiari. L’iniziativa, presa spontaneamente da tutti i comitati regionali della Croce Rossa militare unitamente al Comitato nazionale di Tutela e riforma del Corpo Militare, vede un centinaio di persone manifestare davanti al Parlamento.

''Siamo in piazza perché venga cancellato il decreto Monti, attuato dal governo Renzi, che prevede la smilitarizzazione del Corpo militare della Cri. Ridurla a un'associazione vorrebbe dire portare il Corpo ad essere un'associazione di carattere privato'', dice all'Adnkronos Michele Polini, presidente del Comitato nazionale Salva Corpo militare Cri, rappresentando la preoccupazione dei familiari e dei militari del corpo militare della Cri, che per effetto del decreto n.178/2012, e in particolare dell’art.5, vedrà la fine del Corpo Militare Cri dal 1 gennaio 2015.

I dipendenti della Cri -è la denuncia dei manifestanti- a causa del decreto legislativo 178 del 2012, rischiano di perdere il posto dal 1 gennaio 2015: "Con effetto immediato -avverte Polini- 178 persone dal 31 dicembre 2014 resteranno a casa. Le persone che ruotano attorno alla Croce Rossa sono circa 20mila, ma quelli attualmente assunti nel Corpo militare sono quasi 1.000: degli 803 militari in servizio continuativo, circa 300 transiteranno verso un contingente, con un contratto a termine che scade il 31 dicembre 2016. I restanti, invece, dopo aver perso lo status di militare transiteranno nel ruolo civile in mobilità non assistita''.

Solidarietà bipartisan dai parlamentari, soluzione è congelare decreto

''Abbiamo sensibilizzato il governo e il Parlamento su questi problemi -spiega ancora Polini- e, in maniera bipartisan, deputati e senatori hanno dimostrato solidarietà e sostegno all'iniziativa prospettando di portare nelle rispettive commissioni di Montecitorio e Palazzo Madama alcune proposte per superare il problema''.

''Una soluzione -rimarca il presidente del Comitato nazionale Salva Corpo militare Cri- sarebbe congelare il decreto, prorogando gli effetti della sua entrata in vigore, prevista per il 1 gennaio 2015. In questo modo -fa notare Polini- si avrebbero due anni di tempo per pianificare un intervento che tenga conto delle esigenze e delle specificità di questo Corpo militare che è un orgoglio nell'Italia e nel mondo''.

''Il Corpo militare della Cri, fondato nel 1866 -ricorda- vanta circa 150 anni di storia, spesi in favore della cittadinanza, dei feriti e dei bisognosi. Non possiamo permetterci -conclude Polini- di rinunciare a tante professionalità, mezzi e strutture specifiche, che soprattutto in momenti come questi sia nostro Paese sia nel mondo, rendono indispensabile l’intervento di personale altamente qualificato''.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza