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Messico: da Giuliano a Vallanzasca, gli scoop con i latitanti eccellenti/Scheda

10 gennaio 2016 | 14.02
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Renato Vallanzasca (Fotogramma)  - FOTOGRAMMA
Renato Vallanzasca (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

Intervistare latitanti famosi, come ha fatto Sean Penn per 'Rolling Stone'? Anche in Italia ci sono stati casi analoghi, che ricordano lo scoop fatto dall'attore americano con Joaquin 'El Chapo' Guzman, il superlatitante messicano, boss del narcotraffico, arrestato nei giorni scorsi. Il primo caso made in Italy, da ricordare e alla fine del secondo conflitto mondiale riguarda il bandito separatista siciliano, Salvatore Giuliano, che, nella primavera del 1947, fu raggiunto nel suo covo segretissimo nei monti di Montelepre, dal giornalista americano Michael Stern, che riuscì a intervistarlo. Un incontro, con tanto di foto fatte al bandito più famoso del tempo, che avvenne a pochi giorni dalla strage di Portella della Ginestra, dove la banda di Giuliano fece fuoco contro i lavoratori che si riunivano per la festa del primo maggio, uccidendone undici, in quella che fu la prima strage dell'Italia repubblicana.

Durante l'intervista, Giuliano consegnò al giornalista una lettera per il presidente Usa Harry Truman, in cui chiedeva aiuti e armi per l'indipendenza della Sicilia, proponendo un'annessione agli Stati Uniti d'America. "Io sono a sua disposizione", scriveva Giuliano al numero uno Usa. Sulle pagine dei giornali Giuliano ci finì anche pochi anni dopo, grazie a Jacopo Rizza, il quale pubblicò il suo scoop su 'Oggi', a cavallo tra il 1949 e il 1950.

Prime pagine per Giuliano anche sulla stampa svedese, con Maria Tecla Cyliacus, 33enne dipendente dell'ambasciata di Stoccolma a Roma, che titolò 'il mio amato bandito' il suo reportage dei tre giorni vissuti con il re di Montelepre, guadagnandosi successo e notorietà e il gossip dell'epoca, che parlò addirittura di un flirt tra la bella giornalista e il bandito.

Il 2 aprile del '67 lo scoop della Domenica del Corriere con Graziano Mesina

Esattamente venti anni più tardi, il 2 aprile del 1967, sulla 'Domenica del Corriere', furono pubblicate intervista e foto di Graziano Mesina, all'epoca il latitante più ricercato d'Italia. Il giornalista Vittorio Lojacono e il fotografo Gabriele Milani, furono gli autori del clamoroso scoop nel Supramonte di Orgosolo, con il bandito sardo, su cui pendeva una taglia di 10 milioni di lire, ricercato per omicidio, tentato omicidio, numerosi sequestri di persona e svariati tentativi di evasione.

Nel 1984, 'Speciale Tg1', riuscì a parlare con il capo della loggia massonica P2 Licio Gelli, ricercato dalle autorità italiane che indagavano su crack Sindona e sulla loggia segreta e appena evaso da un carcere Svizzero. Nel 1987 fu la volta di Renato Vallanzasca, anche lui appena evaso. Il bel Renè fu intervistato da un giornalista di Radio Popolare, mentre era latitante a Milano.

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