''Limitare al massimo a 40 anni la durata di vita dei reattori nucleari francese'' e ''puntare ad un obiettivo di almeno il 45% di rinnovabili in Francia entro il 2030''. Sono queste le due misure principali che Greenpeace France chiede che vengano inserite nella legge di programmazione dell'energia del Governo.
L'associazione ambientalista, che si basa su uno studio realizzato da Wise Paris, sostiene che allungare la durata di vita dei reattori nucleari francese come auspicato da Edf (che punta a portare il limite a 50-60 anni) sarebbe ''complesso, potenzialmente molto costoso e la fattibilità dell'operazione non garantita''.
Secondo lo studio elaborato da Wise Paris richiesto dall'associazione ambientalista, il costo medio di ammodernamento di un reattore secondo lo scenario di ''sicurezza rafforzata'' si potrebbe collocare intorno a 4,5 miliardi di euro per ogni reattore, ossia potenzialmente per i 58 reattori francesi intorno a 261 miliardi di euro. Il costo medio per quanto riguarda lo scenario ''di sicurezza preservata'' invece sarebbe di circa 2 miliardi di euro (116 mld complessivamente). Il costo medio di ammodernamento di un reattore secondo lo scenario di ''sicurezza deteriorata'' sarebbe intorno a 0,8 miliardi di euro per ogni reattore (46,4 mld). Edf, dal canto suo, ha quantificato in 55 miliardi di euro complessivi il costo di ammodernamento del parco nucleare francese. Due terzi dei 58 reattori francesi avranno 30 anni nel 2015 e 40 anni nel 2025.