Durante la campagna per le politiche "quelle 2-3 persone che anche oggi parlano, non contestavano niente perché c'era da essere eletti in Parlamento". Una frecciata di Di Maio contro i 'dissidenti' in conferenza stampa e Paola Nugnes, la senatrice 'ribelle' del M5S, risponde a tono con una nota al capo politico.
"E' falso - spiega - che noi 'critichiamo' Di Maio perché al secondo mandato. Vorrei ricordare al vicepremier e capo politico Luigi Di Maio - scrive Nugnes in una nota - che ad aprile 2017 i giornali già si occuparono delle mie posizione critiche su alcune sue affermazioni pubbliche su Almirante, Ong e ius soli. Allora ero ancora al mio primo mandato e da tempo mi opponevo, con altri, a quello che stavamo cominciando a percepire come ad una verticizzazione del potere. Così come feci ancora a settembre nel momento in cui Luigi Di Maio fu eletto capo politico, non perché fosse lui, che era il nostro portavoce di punta, quello su cui avevamo investito tanto, ma perché valutavamo in tanti che mettere il capo politico all'interno di una struttura organizzativa così fragile e fluida avrebbe fatto implodere il M5S. Il capo politico era e avrebbe dovuto restare Beppe Grillo, esterno al partito e non candidabile", conclude Nugnes.