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Siria: Is spinge gay giù da palazzo, sopravvive e viene lapidato

03 febbraio 2015 | 13.29
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Un video mostra le fasi dell'esecuzione nella provincia di Raqqa. Il 'codice' del califfato prevede la morte per omicidi, spie, apostati, adulteri e "sodomiti", ma anche frustate, crocifissioni, taglio della mano e lapidazioni

Siria: Is spinge gay giù da palazzo, sopravvive e viene lapidato

Un nuovo agghiacciante video diffuso sul Web mostra le atrocità commesse dai jihadisti dello Stato islamico (Is) a Tal Abyad, nella provincia siriana di Raqqa. Le riprese mostrano per fotogrammi il momento in cui un uomo accusato di essere omosessuale viene bendato e spinto giù da un palazzo di sette piani. Sopravvissuto all'impatto, l'uomo viene lapidato a morte da una folla radunatasi ai piedi dell'edificio.

In una scena, l'uomo sulla cinquantina appare bendato e seduto su una sedia, vicino a due jihadisti vestiti di nero e a volto coperto che annunciano la sua colpa e la sua condanna, prima di spingerlo giù dal palazzo. Un'altra scena mostra l'uomo, incredibilmente sopravvissuto alla caduta, mentre jihadisti in abiti militari controllano le sue condizioni. Infine una ripresa dall'alto del palazzo mostra una folla che si raduna intorno al 'condannato' e lo finisce a colpi di pietre.

Si tratta solo dell'ultima testimonianza delle atrocità commesse dall'Is. Lo scorso mese, due altri uomini sono stati buttati giù da un palazzo e altrettanti sono stati crocifissi in pubblico con l'accusa di essere omosessuali. A dicembre, altre immagini mostravano otto militanti dell'Is che spingevano giù da un palazzo un presunto gay.

Nello stesso mese, l'Is ha diffuso un documento intitolato "Chiarimenti sulle Hudud" (Hudud sono le pene capitali previste dalla sharia), che contiene l'elenco delle sanzioni in vigore nel cosiddetto califfato proclamato dall'Is tra l'Iraq e la Siria.

Il 'codice' dello Stato islamico prevede che le pene siano inflitte dopo un processo, che il condannato sia condotto nel centro della città e che uomini e ragazzi di tutte le età assistano all'esecuzione della condanna, che avviene dopo la sua proclamazione da parte di un jihadista.

Tutte le forme di blasfemia contro l'Islam sono punite con la morte, anche in caso di pentimento. La pena capitale è prevista anche per omicidi, spie, apostati e "sodomiti". Per i ladri è previsto il taglio della mano, per chi commette omicidio durante un furto è prevista la morte per crocifissione. Chi beve alcool o commette calunnia è punito con 80 frustate, mentre per i single che hanno rapporti sessuali sono previste 100 frustate e l'esilio. Per uomini o donne sposati che commettono adulterio è prevista infine la morte per lapidazione.

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