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Obama: ''Distruggeremo Is, la libertà è più forte della paura'

07 dicembre 2015 | 08.31
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(foto Afp) - AFP
(foto Afp) - AFP

"La minaccia del terrorismo è reale, ma la affronteremo. Distruggeremo lo Stato Islamico e le altre organizzazioni che cercano di colpirci". Dallo Studio Ovale della Casa Bianca, come non faceva dal 2010, il presidente americano Barack Obama si è rivolto così agli americani, ricordando che "la libertà è più forte della paura".

Non vinceremo "abbandonando i nostri valori o con la resa alla paura. Questo è quello che vogliono i gruppi come l'Is. Vinceremo con la forza e l'intelligenza, se saremo resistenti e implacabili. E utilizzando ogni aspetto della potenza americana", ha detto Obama, in un discorso alla nazione pronunciato all'indomani della strage di San Bernardino.

Obama ha aperto il suo discorso, partendo dai 14 morti della strage di San Bernardino, "bianchi e neri, latinos e asiatici, immigrati e nati in America, madri e padri, figli e figlie... tutti parte della famiglia americana". "Non abbiamo prove che i killer siano stati guidati da un'organizzazione terrorista all'estero", ha proseguito il presidente, ma "avevano abbracciato un'interpretazione perversa dell'Islam" e hanno compiuto "un atto di terrorismo, inteso ad uccidere innocenti". E' una minaccia terroristica "che si è evoluta una nuova fase", ha detto Obama parlando come "comandante in capo" ma anche "come padre di due figlie, la parte più preziosa della mia vita". E per combatterla Obama ha delineato una strategia contro lo Stato Islamico in quattro punti: 1) i raid aerei americani continueranno a colpire "i leader dell'Is, le loro armi pesanti, le autocisterne di petrolio, le infrastrutture. 2) proseguirà l'addestramento e l'equipaggiamento di "decine di migliaia" di forze irachene e siriane che combattono l'Is sul terreno. 3) lavoreremo con amici e alleati per "sgominare complotti, tagliare finanziamenti e impedire il reclutamento di combattenti. 4) "con la leadership americana" stiamo perseguendo un processo per giungere "ad un cessate il fuoco e ad una soluzione politica in Siria".

''Non ci faremo trascinare in guerra di terra in Siria e Iraq'' - Obama ha ricordato che sono 65 i Paesi impegnati nella coalizione a guida americana contro lo Stato Islamico. ''Non ci faremo trascinare in una lunga e costosa guerra di terra in Siria e in Iraq", ha detto il presidente americano chiedendo al Congresso americano un voto "che autorizzi l'uso continuato della forza militari contro questi terroristi". Obama ha ribadito il suo impegno a non intervenire direttamente sul terreno, perché "è quello che vogliono" i gruppi come lo Stato Islamico. "Loro sanno che non possono sconfiggerci sul campo di battaglia", ha detto Obama riferendosi ai terroristi dell'Is. Ma sanno che "se occuperemo terre straniere potranno mantenere per anni delle insurrezioni, uccidere migliaia di nostri soldati, drenare le nostre risorse e usare la nostra presenza per trovare nuove reclute".

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