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Obama: Russia sia responsabile

25 marzo 2014 | 21.45
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Obama: Russia sia responsabile

Roma, 25 mar. (Adnkronos/Ign) - "Adesso sta alla Russia agire in modo responsabile rispettando norme internazionali, se non lo farà ci saranno costi ulteriori". Ad affermarlo è stato il presidente americano Barack Obama in una conferenza stampa all'Aja, sottolineando che la decisione spetta al leader del Cremlino Vladimir Putin. Obama si è detto "preoccupato" per la possibilità di altre violazioni da parte della Russia dopo l'annessione della Crimea e ha invitato Mosca a ritirare le truppe dai confini con l'Ucraina.

Ribadendo la sua preferenza per una soluzione diplomatica della crisi, Obama ha avvertito la Russia che se dovesse andare avanti nelle violazioni internazionali potrebbero essere opportune sanzioni anche in campo energetico e della vendita di armi.

"Sta al popolo ucraino prendere le sue decisioni sul modo di organizzarsi e le persone con cui interagire. Noi siamo stati sempre convinti di una cosa: l'Ucraina ha vincoli forti e storici con la Russia, ma questo non giustifica la Russia che viola integrità o la sovranità territoriale dell'Ucraina che è quello che è successo". Ribadendo di non riconoscere "quello che è successo in Crimea", Obama ha però sottolineato la preoccupazione ''di ulteriori violazioni da parte della Russia in Ucraina".

All'indomani della decisione dei leader del G7 di sospendere la Russia dal G8, Mosca si è detta "interessata a mantenere i contatti con i Paesi del G8, anche al più alto livello". Il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha precisato - secondo quanto riportano le agenzie russe - che i Paesi del G8 non hanno notificato alla Russia l'intenzione di rimandare o cancellare eventi bilaterali già concordati.

Secondo Peskov, la sospensione della Russia dal G8 è "controproducente. Abbiamo interesse a questi contatti". Peskov ha rimarcato che Mosca è pronta a mantenere il dialogo con chi è disponibile, specie per quanto riguarda il contrasto al terrorismo e il traffico di droga. Malgrado il summit di giugno, ormai diventato G7, sia stato trasferito da Sochi a Bruxelles, Russia e Occidente continuano i colloqui a livello di esperti, ha detto ancora il portavoce.

LA RISPOSTA DEGLI STATI UNITI - Nonostante l'apertura da parte di Mosca, per Washington le azioni della Russia in Ucraina e in Crimea "minano le fondamenta dell'architettura della sicurezza globale e mettono in pericolo la pace e la sicurezza in Europa. Ucraina e Stati Uniti ribadiscono che non riconosceranno l'illegale tentativo della Russia di annettere Crimea. La Crimea è una parte integrante dell'Ucraina e gli Stati Uniti continueranno ad aiutare l'Ucraina ad affermare la sua sovranità e l'integrità territoriale".

A margine della seconda giornata di lavori del summit sulla sicurezza nucleare a L'Aja, in Olanda, gli Usa e il paese europeo hanno riaffermato ''la loro partnership strategica e sottolineano il ruolo importante della non proliferazione nucleare nel loro rapporto" e "ribadiscono il loro impegno a sostenere gli impegni di non proliferazione nucleare".

Washington e Kiev ribadiscono infine l'intenzione "di continuare a collaborare per prevenire la proliferazione nucleare, migliorando la capacità dell'Ucraina di rilevare materiali nucleari ai suoi confini, per fornire difesa fisica a siti con materiale nucleare e radioattivo e per mantenere un sistema di controllo delle esportazioni adeguato al fine di contribuire a realizzare gli obiettivi dei vertici per la sicurezza nucleare".

DIALOGO UE-MOSCA - "Guai a chiudere il dialogo con la Russia. Ci sono troppi interessi europei" in gioco. "Gli Usa sono gli Usa, sono più lontani. Noi siamo l'Europa" e dobbiamo "perseguire sempre la via diplomatica". A dirlo, durante un convegno a Milano, è stato Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea. "Non possiamo avere posizioni manichee, chiudere il dialogo con la Russia sarebbe un errore", ha messo in chiaro.

Per l'Italia "non c'è nessun problema energetico nel medio periodo" causato dalla crisi in Ucraina, ha assicurato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, a margine del summit sulla sicurezza nucleare a L'Aja.

Per la soluzione della crisi in Ucraina anche da Mosca "ci sono alcuni segnali incoraggianti", ma bisogna convincere la Russia "che bisogna seguire la via del dialogo", ha proseguito il ministro, anche se non bisogna "farsi illusioni".

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