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Obbligo formativo medici, 80% in regola ma 'tagliola' sanzioni

05 luglio 2019 | 15.03
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Medico col tablet - FOTOGRAMMA
Medico col tablet - FOTOGRAMMA

di Francesco Maggi

C'è un traguardo che per molti medici e odontoiatri potrebbe essere davvero difficile da raggiungere: i 150 crediti per l'aggiornamento professionale (Ecm o educazione continua in medicina) per il triennio 2017-2019. Per chi non dovesse mettersi in regola, entro la scadenza del 31 dicembre di quest'anno, potrebbero scattare le sanzioni degli Ordini. L'Enpam però stima "che l'80% sia o si stia mettendo in regola con i crediti formativi previsti".

Una lettera del presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, inviata ai presidenti degli Ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri nei giorni scorsi, ricordava l'importanza dell'aggiornamento professionale e sottolineava che spetta a loro la verifica del rispetto dell’obbligo di legge. Superata la scadenza infatti gli ordini "saranno costretti ad avviare l’iter procedurale in sede disciplinare", come scriveva sul suo sito web l’Ordine dei medici di Roma.

Da poco si è insediata la nuova Commissione nazionale Ecm, il nuovo organismo per la formazione continua dei medici, istituito all'Agenas per il triennio 2019-2021. In questo modo la macchina che valuta e monitora se i professionisti della sanità si aggiornano è di nuovo pronta a vigilare. Intanto si sta chiudendo il triennio 2017-2019 e, seppur le somme dovranno essere tirate nei primi mesi del 2020, circa il 43% dei professionisti che operano nel sistema salute non ha ancora completato i 150 crediti; i medici sono però i più bravi, sono quelli con più crediti.

Ma come funziona il meccanismo formativo? L'impegno nella formazione è una responsabilità del professionista, come previsto dal Codice di deontologia medica all’articolo 19, e le eventuali sanzioni per i casi di inadempienza sono affidate agli Ordini provinciali. L’Ecm si struttura in trienni, per ciascuno dei quali è necessario avere accumulato 150 crediti formativi. Il triennio in corso, 2017-2019, scadrà appunto a fine dicembre. Se nel triennio precedente (2014/2016) si sono avuti almeno 121 crediti si avrà un bonus di 30 crediti, mentre per chi nello stesso periodo ne avrà avuti almeno 80, il bonus sarà di 15 crediti.

Per semplificare le cose a professionisti spesso super-impegnati, c'è la possibilità di ricorrere alla formazione a distanza, in tv o sul pc. Come quella proposta da 'Doctor's Life', il canale h24 dedicato alla formazione di medici e farmacisti in onda su Sky (canale 440), con circa 103.000 iscritti. In palinsesto un'ampia offerta di corsi dedicati, fra l'altro, al trattamento di malattie infettive tropicali, alla medicina termale e alla neonatologia.

E anche Consulcesi corre in aiuto dei medici 'ritardatari'. La società ha attivato il numero verde 800.122.777 e una task force tecnico-legale che "garantirà tutte le soluzioni per non essere sanzionati e per tutelarsi dalle denunce di malpractice sempre più collegate al mancato aggiornamento Ecm".

"Nell’ultimo triennio ho conseguito addirittura il doppio dei crediti ma in quelli precedenti sono inadempiente. Come faccio a sanare la mia posizione?". O ancora: "Come faccio a trasformare in crediti l’auto-aggiornamento?", "Ho seguito un corso di formazione all’estero è valido in Italia?", "Ho difficoltà a trovare vecchi certificati di corsi completati, come posso recuperarli?", "e pubblicazioni scientifiche danno diritto a crediti Ecm?". Sono solo alcune delle decine di domande ricevute nel giro di pochi giorni a Consulces. Proprio in concomitanza con i controlli annunciati dalla Fnomceo sull’aggiornamento professionale, è partita la corsa per sanare le posizioni o semplicemente evitare di correre rischi.

"Riteniamo che il nuovo corso inaugurato dal presidente Anelli non sia un giro di vite – commenta Massimo Tortorella, presidente Consulcesi – ma sia invece l’occasione per evitare che l’eccellenza e la credibilità della sanità italiana siano messe in discussione per quei pochi medici che non si aggiornano. Crediamo inoltre che il rafforzamento delle verifiche permetterà anche di incentivare la creazione di un sistema sempre più orientato alla premialità e anche alla trasparenza nei confronti dei pazienti. Anche questo rappresenta infatti un volano per rasserenare gli animi e stemperare le tensioni che si tramutano in aggressioni e denunce, ricordando che la formazione rappresenta un requisito sempre più importante nelle cause di responsabilità professionale".

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