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Lavoro: Ocse, Italia al 4° posto per disoccupazione lunga durata

02 maggio 2015 | 14.56
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Secondo i dati Ocse la percentuale della disoccupazione di lunga durata nel Belpaese è salita al 60% nel quarto trimestre del 2013, dal 45% del quarto trimestre del 2007. Il 20% della popolazione che si trova al top guadagna quasi sei volte di più rispetto al 20% che si trova all'estremo opposto

Lavoro: Ocse, Italia al 4° posto per disoccupazione lunga durata

Disoccupazione ancora alta e forte divario tra ricchi e poveri. Sono alcuni degli elementi principali che emergono dal 'Oecd 360 Italia 2015'. Secondo i dati Ocse la percentuale della disoccupazione di lunga durata nel Belpaese è salita al 60% nel quarto trimestre del 2013, dal 45% del quarto trimestre del 2007. Un livello "alto", rileva l'organizzazione, con il quale l'Italia si è collocata al quarto posto della classifica Ocse dopo Slovacchia, Grecia e Irlanda. La media della zona euro nell'ultimo trimestre del 2013 era intorno al 50%.

In termini di occupazione, il 58% delle persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni in Italia ha un lavoro retribuito, al di sotto della media Ocse di occupazione del 65%. Il 68% degli uomini ha un lavoro retribuito, contro il 48% delle donne, a indicare come le donne incontrino ancora difficoltà nel conciliare lavoro e vita familiare. In generale, inoltre, gli italiani lavorano 1.752 ore l'anno, meno della media Osce di 1.765 ore.

Resta significativo inoltre il gap ricchi-poveri. In Italia è ''notevole il divario'' tra ricchi e poveri: il 20% della popolazione che si trova al top guadagna quasi sei volte di più rispetto al 20% che si trova all'estremo opposto, rileva l'Ocse. Il reddito medio familiare netto disponibile pro capite è di 24.724 dollari l'anno, più alto della media Ocse di 23.938 dollari del 3,3%.

Fari anche sulla composizione del gettito fiscale a 950 mld di dollari a valore corrente, nel 2011, contro una media Ocse di 400 mld. In termini percentuali in Italia il gettito è composto per la maggior parte dai contributi di previdenza sociale (31,2%), contro una media Ocse al 26,2%; a seguire le imposte sul reddito e sui profitti (26,8%) contro il 24,4% Ocse; poi la tassazione su beni e servizi (26,1%), mentre invece il gettito medio in arrivo da questa voce nei paesi Ocse è del con il 32,9%.

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