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Ue: Oettinger, futuro economico dell'Europa dipende dalle riforme francesi

21 novembre 2014 | 11.14
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"Passi compiuti troppo pochi e non sufficientemente ambiziosi": il Commissario Europeo all'Economia e le società digitali e collega di partito di Angela Merkel sottolinea in un intervento sul Financial Times il ruolo chiave che "pesi massimi" della Zona Euro quali la Francia e la Germania sono chiamati a svolgere per il futuro dell'Unione minacciata dalla crisi.

Guenther Oettinger - Xinhua
Guenther Oettinger - Xinhua

Una proroga alla Francia sui tempi entro i quali correggere l'eccesso di deficit è accettabile solo se Parigi si impegnerà in modo chiaro e credibile sulle riforme: a sottolinearlo oggi - ricordando che "se alcuni passi sono già stati compiuti, questi sono troppo pochi e non sufficientemente ambiziosi - e' il Commissario Europeo per l'Economia e le società digitali Guenther Oettinger, collega di Partito di Angela Merkel nella Cdu.

"Senza una Francia economicamente forte, l'Eurozona nel suo insieme non potrà risollevarsi", si legge in un intervento nella pagina dei commenti del Financial Times intitolato "Il futuro economico dell'Europa dipende dalle riforme francesi". "La prossima settimana - ricorda -la nuova commissione dovrebbe adottare la piu' difficile decisione da quando è entrata in funzione. Deve decidere se a Parigi dovrebbe essere garantito per la terza volta più tempo per riportare il deficit di bilancio sotto il limite del 3 per cento del Pil previsto dal Patto di stabilità e crescita".

"La commissione - prosegue - ha concesso per due volte una proroga, l'ultima volta fino al 2015. Ma le previsioni ufficiali autunnali dimostrano che anche questa data non verrà rispettata. Al contrario: senza sforzi aggiuntivi il deficit della Francia crescerà ulteriormente". "Questo solleva la questione della volontà di agire", commenta Oettinger, "e di come la commissione dovrebbe rispondere. Non sarebbe credibile prorogare i termini senza chiedere passi chiari e concreti in cambio. La Francia deve impegnarsi su obiettivi politici che possano risolvere i suoi problemi economici e fiscali nel lungo periodo. Questa non dovrebbe essere considerata una decisione adottata contro la Francia ma una misura per e con la Francia".

Nel commento, Oettinger cita le previsioni economiche di autunno che dimostrano come "le prospettive in termini di crescita restino deboli" per l'Ue. "Si parla di stagnazione e di un possibile rischio di ritorno alla crisi. Se dobbiamo evitarlo e lasciarci realmente la minaccia dietro le spalle", sottolinea, "il nostro impegno per rafforzare la fiducia nell'Euro dovrà continuare. E, per raggiungere questo fine, le riforme strutturali svolgeranno un ruolo critico. A questo fine il ruolo dei pesi massimi della zona Euro, quali Francia e Germania, sarà decisivo". "Ma lo stesso sarà per la questione più immediata di quanto rigorosa la Commissione Europea sarà nel trattare la questione della Francia e del suo alto deficit di bilancio".

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