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Offensiva della Regione Basilicata contro inquinamento

11 marzo 2014 | 13.32
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Offensiva della Regione Basilicata contro inquinamento

In Basilicata scoppia la questione ambientale, un caso dopo l'altro: in tutta la regione si manifesta contro l'inquinamento di inceneritori, stabilimenti industriali, attivita' di estrazione di petrolio e gas e ci si preoccupa per lo stato di salute dell'aria che si respira e dell'acqua che si beve. Uno scenario in cui si sommano vicende vecchie e nuove e che nel complesso fa salire il livello di preoccupazione da parte dei cittadini, organizzati in comitati e presidi permanenti. Ci sono questioni ricorrenti come le estrazioni di petrolio in Val d'Agri, l'inquinamento del lago Pertusillo, la situazione della salute pubblica nell'area dell'inceneritore Fenice di Melfi e casi esplosi nelle ultime settimane.

Tutte situazioni che investono l'agenzia regionale, l'Arpab, i cui poteri di controllo ed intervento sono limitati. Per questo e' al centro di un progetto di riforma su cui e' al lavoro l'assessore Aldo Berlinguer, avvocato senese, l'uomo scelto dal governatore Marcello Pittella per affrontare la delicata materia dell'ambiente, con decisioni anche di polso, come la diffida all'Eni affinche' non si verifichino piu' le altissime fiammate alla torcia del Centro Oli di Viggiano che creano panico ogniqualvolta si verificano.

''Stiamo agendo su due versanti diversi - spiega Berlinguer all'Adnkronos - ed il primo e' quello dell'emergenza che richiede risposte immediate. Sono tutte situazioni risalenti nel tempo, vicende che arrivano da lontano, anche di tanti anni. Dire che siamo impegnati quotidianamente e' poco, infatti lo siamo ogni ora, ogni minuto''.

Sotto stretta osservazione a Potenza e' lo stabilimento siderurgico della Ferriera per le emissioni di diossina e di altre sostanze provenienti dalla combustione le cui concentrazioni non fanno stare tranquilli i cittadini del rione Bucaletto e di altre zone. A Tito per qualche settimana e' stato alto l'allarme per la presenza di tracce di idrocarburi nell'acqua potabile, rinvenute in analisi indipendenti, con tanto di ordinanze di divieto di uso nelle case, finche' non sono state ritirate quando la situazione si e' normalizzata.

Un altro fronte si e' creato a Matera, nella frazione di Venusio, per le emissioni dello stabilimento Ila Laterizi (ex Valdadige), ubicata sulla strada statale 99 per Altamura. Sotto accusa l'utilizzo del pet coke, combustibile ottenuto dalla distillazione del petrolio. Attualmente l'impiego e' stato sospeso, sebbene sia autorizzato dall'Aia, autorizzazione integrata ambientale, ora sotto accusa.

La fabbrica e' molto vicina all'abitato di Venusio dove i residenti lamentano un'alta incidenza di tumori rispetto al totale dei decessi. Per questo hanno attivato un presidio permanente e fatto cortei, coinvolgendo anche i vicini Comuni di Altamura e Santeramo in Colle (Bari). E sempre a Matera c'e' lo stabilimento Italcementi per cui e' stata avanzata un'istanza per poter bruciare anche rifiuti (cdr e css), alimentando ulteriore ''tensione'' tra gli ambientalisti. In attesa di capire cosa accadra', nel frattempo l'Arpab ha certificato che le attuali emissioni sono in regola.

Il lavoro di Berlinguer, racconta lui stesso, e' iniziato con il confronto: ''Mi sono precipitato ad ascoltare le persone, senza fare distinzioni tra i cittadini, se legittimati oppure no - dice - ho trattato tutti alla stessa stregua, tanto che alcune persone si sono stupite di questa mia iniziativa. Ho fatto questa campagna di ascolto per verificare le istanze, soprattutto di coloro che vivono in prossimita' degli impianti.

"Voglio essere chiaro - precisa l'assessore - non voglio rassicurare a tutti i costi. Lo faccio solo laddove non ci siano elementi di allarme. Mentre invece decidiamo i provvedimenti da prendere dove si riscontrano con certezza delle criticita'''.

L'altro versante di azione dell'assessorato regionale e' quello delle regole:Un ruolo fondamentale e' la nuova governance degli enti di controllo, ad iniziare dall'Arpab. ''Ho inteso recuperare un ddl di riforma dell'Arpab affinche' -aggiunge Berlinguer- pur rimanendo un ente strumentale, si svincoli da possibili interferenze ed abbia piena autonomia nelle attivita' di controllo e monitoraggio".

"In Basilicata e' in corso una discussione con sindacati ed altri interlocutori per discutere di quel che sara' la nuova agenzia, ho aperto a tutti -prosegue Berlinguer- e nel contempo questa concertazione sulle nuove regole la sto ancorando al nuovo modello proposto su scala nazionale dal DL Bratti che sembrerebbe giunto alle ultime battute".

"Quindi, un sistema di regole efficace ed in linea con le prossime linee guida che saranno date per rendere piu' omogenee le norme che regolano le Arpa. Attualmente -lamenta ogni Regione opera in modo proprio.

"Questo tema -sottolinea l'assessore-riguarda anche il finanziamento di questi enti. Siamo stati abbastanza solerti sul tema della riforma. Su quello delle urgenze, inoltre, stiamo intensificando i controlli''.

Caso per caso, la Regione intende dare risposte a tutte le proteste e le sollecitazioni. Per il siderurgico di Potenza, secondo Berlinguer serve ''un lavoro certosino''. ''I dati in nostro possesso -rimarca- non sono del tutto raffrontabili, sia per i periodi esaminati sia per i momenti della vita industriale. Ad esempio alcuni esiti sono successivi alla realizzazione di impianti di captazione dei fumi. Abbiamo, pertanto, bisogno di dati rilevati in assetto costant ed a condizioni omogenee''.

Novita' nel breve, invece, si profilano per il caso della ex Valdadige a Matera. ''Questo insediamento e' sotto stretta osservazione, direi un sorvegliato speciale", scandisce l'assessore.

"Anche in questa settimana abbiamo diverse interlocuzioni, non solo sul pet coke e sull'Aia ma anche su altre situazioni da approfondire quali l'utilizzo di materiali utilizzati nel ciclo produttivo e lo smaltimento degli scarti e dei rifiuti. Siamo in una fase di assoluta attenzione e daremo prestissimo delle risposte, anche abbastanza risolute'', conclude Berlinguer.

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