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Mafia: oggi commemorazione giudice Chinnici ucciso 31 anni fa a Palermo

29 luglio 2014 | 11.14
LETTURA: 4 minuti

"Noi siamo vittime di serie B non contiamo nulla" dice all'Adnkronos Giovanni Paparcuri, autista del giudice ed unico sopravvissuto alla strage in cui persero la vita anche i carabinieri della scorta ed il portiere dello stabile

Giovanni Paparcuri, l'autista del giudice Rocco Chinnici
Giovanni Paparcuri, l'autista del giudice Rocco Chinnici

In occasione del 31esimo anniversario della strage mafiosa di via Pipitone Federico a Palermo, in cui persero la vita il Consigliere Istruttore Rocco Chinnici, i carabinieri della scorta, maresciallo Mario Trapassi e appuntato Salvatore Bartolotta, ed il portiere dello stabile, Stefano Li Sacchi, la Fondazione che lo ricorda organizza una serie di eventi commemorativi, tutti in programma oggi in Sicilia. A Palermo, in via Pipitone Federico, sono state deposte corone di fiori sul luogo della strage alla presenza delle autorità civili e militari. Sempre a Palermo, nella chiesa di San Giacomo dei Militari presso il Comando Legione Carabinieri Sicilia, Caserma Carlo Alberto dalla Chiesa di via Vittorio Emanuele 475, è stata celebrata la Santa Messa in memoria delle vittime della strage.

La cerimonia religiosa è stata seguita da una Commemorazione Istituzionale. A Caltanissetta, presso l'aula magna del Palazzo di Giustizia, si è tenuta una commemorazione promossa dalla Sezione Distrettuale di Caltanissetta dell'Associazione Nazionale Magistrati. Infine a Partanna (Trapani), alle ore 18 in piazza Umberto I, saranno deposte corone di fiori sul bifrontale dedicato a Rocco Chinnici.

"La verita' e' che esistono vittime di serie A e vittime di serie B, che non valgono nulla, e io sono una vittima di serie B. I 'vip' oggi sono stati omaggiati dai rappresentanti delle istituzioni e a me e agli altri familiari della strage di via Pipitone Federico neppure una stretta di mano, un saluto. Sono amareggiato, molto amareggiato". E' l'amaro sfogo di Giovanni Paparcuri, l'autista del giudice Rocco Chinnici, l'unico sopravvissuto alla strage del 29 luglio 1983. Paparcuri ha partecipato questa mattina alla commemorazione in via Pipitone Federico alla presenza del sindaco, Leoluca Orlando, di diversi assessori comunali, dell'assessore regionale Nelli Scilabra, ma anche del Presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, del Presidente del Tribunale Leonardo Guarnotta, del Presidente Anm Matteo Frasca e dei vertici delle forze dell'Ordine. "Come vede tutti si sono fermati solo con Caterina e Giovanni Chinnici, i figli del magistrato - dice Paparcuri all'Adnkronos - Noi, io l'unico sopravvissuto e i familiari dei carabinieri e del portiere, non sono stati neppure presi in considerazione". In quel momento si avvicina Matteo Frasca, Presidente Anm che abbraccia Paparcuri.

"Questo luogo ormai non mi emoziona piu' di tanto, io ricordo quello che accadde il 29 luglio 1983 tutti i giorni della mia vita, non solo il 29 luglio - dice ancora - Per il resto provo tanta rabbia perche' ci sentiamo abbandonati. Come puo' notare, ci sono due gruppi: i vip in prima fila e le persone di serie B dietro, sul marcipiedi. Ma io mi sento piu' importante di qualcuno altro, per quello che ho fatto nella mia vita".

Soltanto in un secondo momento si e' avvicinata l'assessore Nelli Scilabra, 30 anni appena compiuti, che si presenta a Paparcuri. "Mi perdoni ma io non la conosco, ecco perche' non mi sono fermata con lei - si scusa con Paparcuri - Ho da poco 30 anni, nel 1983 non ero neppure nata...". Ma Paparcuri la apostrofa: "In questi 31 anni le istituzioni non ci hanno mai preso in considerazione, non ho nulla contro di lei. Ma sono tutti uguali, sindaci, assessori, presidenti. Tutte le istituzioni che parlano tanto di legalita'. Tutti omaggiano solo i familiari di Chinnici, e noi non contiamo nulla". E il figlio del maresciallo Trapassi, ucciso nella strage, aggiunge quasi sottovoce: "Io sono qui per mi padre, il resto non mi interessa. Npn mi interessano le strette di mano di queste persone...".

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