Il decreto contiene anche una serie di disposizioni volte a semplificare la gestione delle addizionali regionali e comunali all'imposta sul reddito delle persone fisiche.
Il Consiglio dei ministri ha esaminato il decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali che introduce il 730 precompilato. Il provvedimento, dopo il secondo esame preliminare del Cdm, passa ora al vaglio delle commissioni parlamentari competenti e tornerà in Cdm per l'approvazione definitiva. Oltre all'introduzione della dichiarazione precompilata, il decreto contiene anche una serie di disposizioni volte a semplificare la gestione delle addizionali regionali e comunali all'imposta sul reddito delle persone fisiche.
Innanzitutto, si legge nel comunicato del Cdm, è previsto l'invio dei provvedimenti di variazione dell'addizionale regionale al Dipartimento delle Finanze, ai fini della pubblicazione sul sito istituzionale. Viene uniformata la data di riferimento del domicilio fiscale (primo gennaio) ed è inoltre previsto che l'acconto dell'addizionale regionale sia determinato sulla base della stessa aliquota deliberata per l'anno precedente.
Infine, saranno stabilite con un decreto del ministero dell'Economia e delle Finanze, di concerto con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, l'individuazione di modalità uniformi di comunicazione telematica dei dati delle delibere e delle condizioni che danno diritto alle esenzioni.