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Ok Chmp Ema a monoclonale Gsk per 3 malattie da eosinofili

17 settembre 2021 | 18.53
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Se approvato in Europa sarebbe l'unico trattamento indicato per l'uso in 4 di patologie di questo tipo

(Fotogramma)
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E' un anticorpo monoclonale e potrebbe diventare il "primo trattamento mirato disponibile per l'uso in 4" malattie causate da eosinofili. Il farmaco mepolizumab ha come target l'interleuchina-5 (Il-5) e ha incassato oggi i pareri positivi del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco Ema che lo ha raccomandato per 3 patologie di tipo eosinofilico: sindrome ipereosinofila e granulomatosi eosinofila con poliangioite (Hes e Egpa), entrambe malattie rare potenzialmente pericolose per la vita, e rinosinusite cronica con polipi nasali.

Lo annuncia GlaxoSmithKline, ricordando che il parere del Chmp è una delle fasi finali della procedura di autorizzazione all'immissione in commercio, prima della decisione di approvazione da parte della Commissione europea. Le 3 opinioni positive - spiega l'azienda britannica in una nota - si basano sui dati di altrettanti studi che analizzano il ruolo dell'inibizione mirata dell'Il-5 con mepolizumab in queste malattie causate dagli eosinofili, condizioni infiammatorie associate a livelli elevati di eosinofili, un tipo di globuli bianchi.

Esprime soddisfazione per i pareri positivi del Chmp Christopher Corsico, Senior Vice President Development di Gsk. "Attualmente - afferma - sono disponibili limitate opzioni di trattamento mirato per i pazienti in Europa con malattia indotta da eosinofili. Se approvato, mepolizumab sarebbe il primo trattamento mirato disponibile per l'uso in 4 di queste malattie". Mepolizumab è infatti già approvato per l'uso in Europa come trattamento aggiuntivo per i pazienti con asma eosinofilo grave, "e rafforzerebbe ulteriormente il suo ruolo nel prendere di mira la causa sottostante dell'infiammazione".

Nelle malattie Hes e Egpa - sottolinea Gsk - l'infiammazione in vari tessuti può causare una serie di sintomi spesso gravi. Lo standard di cura per queste patologie spesso include ancora corticosteroidi orali e/o terapie immunitarie citotossiche. La disponibilità di mepolizumab potrebbe fornire ai pazienti una nuova opzione di trattamento con il potenziale per migliorare i sintomi clinici e ridurre l'uso di corticosteroidi orali.

La terza patologia per la quale è stato espresso parere positivo dal Chmp di Ema è una condizione (Crswnp) in cui i pazienti possono sviluppare escrescenze dei tessuti molli chiamate polipi nasali, che possono causare sintomi cronici come ostruzione nasale, perdita dell'olfatto e secrezione. Nella malattia grave, i pazienti possono richiedere un intervento chirurgico ripetuto a causa di escrescenze ricorrenti. Studi epidemiologici, clinici e fisiopatologici suggeriscono fortemente che Crswnp e asma sono strettamente collegati e spesso coesistono. Inoltre, i pazienti con Egpa hanno spesso asma grave. Questa sovrapposizione tra le malattie caratterizzate da eosinofili evidenzia - si legge ancora nella nota - l'importanza di comprendere il ruolo complesso degli eosinofili nella malattia.

Mepolizumab è stato studiato in oltre 4mila pazienti in un totale di 41 studi clinici che analizzano il ruolo che il farmaco può svolgere nel colpire la causa sottostante dell'infiammazione e ridurre gli eosinofili attraverso l'inibizione dell'Il-5.

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