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Olbia, nave cargo Grimaldi incagliata all'ingresso del porto

04 luglio 2020 | 13.49
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Un primo intervento di soccorso è stato tentato con il rimorchiatore Moby 'Mascalzone scatenato', proseguono le operazioni per riuscire a disincagliare il mezzo. Produttori di cozze: "Temiamo gravi danni"

Olbia, nave cargo Grimaldi incagliata all'ingresso del porto

Una nave cargo, l'Eurocargo Valencia della Grimaldi Lines, si è incagliata all'ingresso del porto di Olbia in un'area in cui ci sono coltivazioni di cozze. Un primo intervento di soccorso è stato tentato con il rimorchiatore Moby 'Mascalzone scatenato', proseguono le operazioni per riuscire a disincagliare il mezzo. Qualche settimana fa, a metà giugno, un incendio era divampato in serata su un altro traghetto Grimaldi in arrivo a Olbia da Livorno: anche in quel caso non si erano comunque registrati feriti.

I soccorsi per disincagliare la nave cargo della Grimaldi nel molo Cocciani proseguono anche con l'intervento di altri rimorchiatori. Le operazioni sono delicate e, a quanto si apprende, a dirigerle in prima persona su uno dei rimorchiatori Moby è Achille Onorato, l'amministratore delegato di Moby. Giunto da Porto Torres un secondo mezzo che, una volta espletate le formalità di rito, cercherà di spostare la nave dalla secca. La Guardia Costiera di Olbia conferma che non ci sono stati danni alle persone né alle strutture portuali.

PRODUTTORI DI COZZE: "TEMIAMO GRAVI DANNI" - Una quarantina di filari con cozze ed ostriche sarebbero stati gravemente danneggiati a causa dell'incaglio dell'eurocargo e fra i produttori adesso l’allarme è forte. Il Consorzio dei molluschicoltori di Olbia ha inviato questa mattina una segnalazione alla Grimaldi, alla Direzione Marittima di Olbia e all’Autorità di Sistema Portuale del mare di Sardegna nella quale si denuncia che “gli impianti sono stati tranciati e/o affondati, col conseguente integrale danneggiamento e/o perdita delle cozze ed ostriche in allevamento. Oltre al danno relativo al ripristino degli impianti, vi è dunque quello della perdita del prodotto, con l’ulteriore possibile danno, ove non si provvedesse con tempestività alla ricostruzione degli stessi, di non poter riprendere la produzione per la stagione 2021” si legge.

“Segnaliamo che al momento tutti gli impianti tranciati sono alla deriva e, ove non si provvedesse alla loro rimozione con una immediata operazione di bonifica, si corre il rischio che gli stessi possano invadere il canale di accesso al porto, con gravi pericoli per la sicurezza della navigazione e conseguente addebito a voi di tale responsabilità” prosegue la segnalazione.

Impossibile al momento accertare il danno economico, anche perché lunedì i produttori effettueranno un tentativo di salvataggio del prodotto. “Il danno però c’è” avverte Raffaele Bigi, presidente del Consorzio dei molluschicoltori di Olbia, interpellato dall’Adnkronos. “Sono a rischio diverse migliaia di quintali di prodotto per un valore complessivo di qualche milione di euro. Non compete a noi stabilire le cause dell’incidente ma certamente si è verificato al momento dell’arrivo del traghetto e per questo – sottolinea - abbiamo subito segnalato il fatto”.

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