Sono più di 140 milioni le persone che hanno aderito alla campagna lanciata su Twitter e su altri social media intitolata 'FreeAJStaff' per il rilascio di tre giornalisti di al-Jazeera condannati il 23 giugno scorso al Cairo a sette anni di carcere ciascuno con l'accusa di aver aiutato i Fratelli Musulmani, organizzazione che l'Egitto considera terrorista. La campagna per il rilascio dell'australiano Peter Greste, dell'egiziano-canadese Mohamed Fahmy e dell'egiziano Baher Mohamed è stata lanciata dall'emittente di Doha proprio a giugno con l'hashtag FreeAJStaff.
Al Jazeera, la cui proprietà qatariota sostiene i Fratelli Musulmani e per questo è stata additata dalla leadership egiziana del dopo golpe, ha detto che nel giudicare i tre giornalisti il Tribunale ha sfidato la ''logica, il buonsenso e ogni parvenza di giustizia".
Secondo il Middle East Monitor (Memo), circa 40 corrispondenti e giornalisti di 29 organizzazioni internazionali di informazione hanno spedito una lettera alle autorità egiziane per chiedere l'immediato rilascio dei giornalisti di al-Jazeera. A firmare la lettera sono stati, tra gli altri, il capo dei corrispondenti della Cnn Christiane Amanpour, quello della Bbc Lyse Doucet e giornalisti di Npr, The Washington Post, Le Monde, France 24 e The Economist.