La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Fabio Manduca, arrestato per l'omicidio volontario del tifoso nerazzurro Daniele Belardinelli investito prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre 2018. Una decisione supportata da una consulenza tecnica sulle cause e le dinamiche della morte.
Dalla ricostruzione a firma dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo, la vittima, dopo aver raggiunto via Novara, avrebbe incontrato il Ford Transit che precedeva l'auto di Manduca e "infranto (anche tramite un oggetto contundente) il finestrino posteriore destro del veicolo entrando con l’arto superiore di sinistra nell’abitacolo (da qui le lacerazioni sul giubbotto e i frammenti di vetro conficcatisi nella manica del giubbotto e sotto le scarpe)", l’urto del torace con la fiancata avrebbe generato le fratture costali e della clavicola. Un urto che ha provocato la caduta e quindi l'investimento che sarebbe stato mortale.
"Tale sorpassamento in corrispondenza del bacino è supportata dai riscontri merceologici dei Ris, che hanno identificato sul giubbotto del Belardinelli (in corrispondenza dell’anca destra e sul polsino destro) tracce riconducibili rispettivamente al nastro adesivo e al sigillante presenti nel sotto-scocca della Renault Kadjar", guidata dall'ultrà napoletano attualmente ai domiciliari. Non è ancora stata fissata la data dell'udienza preliminare davanti al gip Ottone De Marchi.