"#JoKox, colpirne uno per educarne cento". E' bastato questo tweet choc al senatore della Repubblica Bartolomeo Pepe, membro del gruppo Grandi Libertà e Autonomie, per finire al centro delle polemiche. Una frase dura, pronunciata subito dopo l'uccisione della deputata laburista anti-Brexit Jo Cox, morta ieri in seguito all'aggressione subita a Birstall, nei pressi di Leeds al grido di 'Britain First!'.
Nel giro di qualche ora il post di Pepe ha destato scalpore, finendo sulla gogna social, dove il senatore, eletto nel 2013 con il Movimento 5 Stelle, è stato giudicato uno "sciacallo". "Rinuncia all'immunità e fatti denunciare" scrive indignato un utente, cui fa eco un altro "Un senatore della Repubblica che usa la parola 'educare' in questo contesto è una cosa che suscita vivida indignazione" e ancora "Lei è un senatore della Repubblica - cinguetta un terzo - Si faccia schifo da solo guardandosi allo specchio stasera".
Immediata la replica di Pepe, che ha cercato in qualche modo di giustificare le sue parole, ritornando però a esprimere forte e chiaro il suo pensiero: "Siano lecite le riflessioni sul tentativo di forzare l'orientamento popolare" si legge in un secondo tweet e ancora "Nel mentre gli inglesi in maggioranza si orientano per la #brexit il terrorista colpisce una donna e la sua lotta minoritaria: cui prodest?". "Colpire 1 per educare 100 - scrive infine il senatore - significa colpire un innocente e generare odio e dissenso nella gente modificandone l'orientamento. E Quello fanno".
'@BartolomeoPepe rinuncia all'immunità e fatti denunciare, somaro
— Matteo Maltinti (@VostraEminenza) 16 giugno 2016