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Omicidio di Faenza, in filmato la sagoma del killer

13 febbraio 2021 | 12.06
LETTURA: 2 minuti

Una telecamera di sorveglianza potrebbe aver ripreso l'assassino di Ilenia Fabbri

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Delitto di Faenza. La soluzione al mistero dell'omicidio di Ilenia Fabbri potrebbe arrivare dalle immagini di una telecamera di sorveglianza di una casa privata. L'abitazione in via Testi è vicinissima a quella della 46enne uccisa sabato scorso. Potrebbero, quindi, essere stati ripresi dei movimenti sospetti proprio nell'orario della morte della donna. Secondo quanto si apprende, infatti, analizzando le immagini ci sarebbe un fotogramma che ha insospettito gli inquirenti, in cui si vedrebbe un'ombra e movimenti nell’area in un orario compatibile con il delitto.

L’ipotesi degli inquirenti è che l’omicidio sia avvenuto su commissione. Da giovedì, l’ex marito di Ilenia, che lei aveva citato in tribunale per un contenzioso economico, è indagato a piede libero per omicidio pluriaggravato in concorso con persona ignota. Il 53enne, difeso dai legali Delia Fornaro e Guido Maffuccini, si è dichiarato estraneo ai fatti, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, quella mattina stava andando a Milano con la figlia, un viaggio organizzato, secondo quanto si apprende, solo la sera prima, per ritirare un’auto.

In un momento di rabbia, in almeno un paio d'occasioni, l’ex marito avrebbe detto: se continua così prima o poi "mando qualcuno a farle la festa". Secondo quanto si apprende, a raccontare questo dettaglio agli inquirenti sarebbe stato un testimone che si è presentato spontaneamente in commissariato. Il testimone avrebbe sentito l’ex marito pronunciare quella frase in tribunale lo scorso 26 febbraio. Lui e Ilenia, in passato, lavoravano insieme nell’autofficina di proprietà e la donna aveva lamentato mancati compensi per 100mila euro, legati alla sua collaborazione nell’attività di famiglia, intentandogli una causa dopo il divorzio. In passato Ilenia aveva denunciato l’ex marito per maltrattamenti, ma le denunce erano state poi archiviate. Alcuni testimoni avrebbero riferito, inoltre, agli inquirenti che Ilenia aveva "paura" dell’ex marito.

La scientifica è tornata ieri pomeriggio sul luogo del delitto, rilevando nuove tracce ematiche che potrebbero appartenere al killer. Un’ipotesi è che ci sia stata una colluttazione tra Ilenia e l’assassino iniziata al piano superiore e culminata nel vano cucina e che lei potrebbe aver ferito il killer. Dunque, se le tracce ematiche non dovessero appartenere alla vittima, potrebbero condurre gli inquirenti al Dna dell’uomo che l’ha uccisa.

L’amica della figlia di Ilenia, che era ospite a casa della vittima, è stata in grado di fornire agli inquirenti un parziale identikit del killer – alto, con le spalle larghe, mai visto prima - e avrebbe sentito Ilenia Fabbri gridare "chi sei? Cosa vuoi?".

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