"Dopo nove anni è stata scritta l'ultima pagina del processo ai responsabili dell'omicidio di mio marito. La sentenza di ieri della Corte di Cassazione ci consegna finalmente una verità che non abbiamo mai smesso di cercare, invocando giustizia nei confronti dei responsabili di un atto di barbarie che ha sconvolto la mia famiglia e inferto alla democrazia del nostro Paese una delle più profonde e sanguinose ferite della sua storia". Maria Grazia Laganà, vedova di Francesco Fortugno, vicepresidente del consiglio regionale della Calabria assassinato a Locri il 16 ottobre 2005, commenta così la pronuncia della Suprema corte, che ha confermato l'ergastolo a carico di Alessandro Marcianò.
"Questo dispositivo - sostiene l'ex deputata del Partito Democratico - mette la parola fine a un processo che è stato inevitabilmente lungo, articolato e complesso ma in cui la magistratura inquirente e i Tribunali che più volte sono stati chiamati a giudicare hanno operato con la massima scrupolosità e nel rispetto di tutte le garanzie previste dall'ordinamento". (segue)