L'umore di chi è "come in un tritacarne", al quarto processo che "lo segna da sette anni". Così Fabio Giarda, tra i legali di Alberto Stasi, descrive l'unico imputato del processo per l'omicidio di Chiara Poggi. Dopo l'assoluzione in primo e secondo grado e la richiesta di rinvio della Cassazione, oggi è iniziato a Milano il processo d'Appello bis in cui l'ex fidanzato rischia 30 anni di carcere per il delitto del 13 agosto 2007 nella villetta di via Pascoli a Garlasco (Pavia).
Alberto che si è tenuto ben lontano dai giornalisti ha preso appunti per l'intera udienza, che si celebra a porte chiuse e con rito abbreviato, e secondo il suo legale "non farà dichiarazioni spontanee". Alberto deve fare i conti con "le novità e le sorprese che vengono fuori ogni volta, ad ogni udienza, come oggi quella del Pg che ha di nuovo cambiato versione e ha chiesto il sequestro della bicicletta nera in possesso della famiglia Stasi", conclude il legale.