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Omicidio Loris, Veronica Panarello resta in carcere

03 gennaio 2015 | 14.58
LETTURA: 3 minuti

Lo hanno deciso i giudici del Tribunale del riesame di Catania. La donna è accusata di avere ucciso il figlio di 8 anni a Santa Croce Camerina il 29 novembre scorso. Il legale della donna: "Restiamo convinti della sua innocenza"

Veronica Panarello (Infophoto) - INFOPHOTO
Veronica Panarello (Infophoto) - INFOPHOTO

Resta in carcere Veronica Panarello, accusata di avere ucciso il figlio di otto anni Loris Stival a Santa Croce Camerina, il 29 novembre scorso. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale del riesame di Catania, che erano riuniti da ieri pomeriggio in camera di consiglio. "Restiamo convinti dell'innocenza di Veronica Panarello e della robustezza delle nostre tesi difensive - ha detto il suo avvocato Francesco Villardita -. Attendiamo di esaminare le motivazioni dei giudici per decidere i passi da compiere".

La giovane donna è nel carcere Lanza di Catania dal 9 dicembre scorso. Il suo fermo viene convalidato tre giorni dopo, il 12, dal gip di Ragusa, Claudio Maggioni, che emette un'ordinanza di custodia cautelare, motivandola con il fondato pericolo di fuga, l'estrema gravità del reato e il rischio che la donna, definita di indole "violenta e malvagia", possa “commettere gravi delitti della stessa specie”.

Tutto inizia la mattina del 29 novembre quando Loris, che frequenta la terza elementare all'istituto "Falcone e Borsellino" di Santa Croce Camerina, scompare. Il suo corpo viene ritrovato alle cinque del pomeriggio in un canalone di scolo. La morte, secondo l'autopsia, è avvenuta per strangolamento con una fascetta di plastica. A lanciare l'allarme della scomparsa del bambino è proprio la giovanissima madre che, però, fornisce diverse versioni degli ultimi spostamenti con il figlio. Versioni che, nel corso delle indagini, sono smentite dalle telecamere piazzate nel piccolo comune. Gli orari indicati dalla madre non combaciano con quelli delle telecamere viste e riviste dagli investigatori.

La donna continua a proclamare la propria innocenza. '' Sono innocente, non ho ucciso Loris. Sono sotto attacco mediatico e anche la famiglia non mi crede. Ai miei cari dico: non mi abbandonate".

"Non ho avuto assolutamente modo di sentire la mia assistita, che incontrerò lunedì 5 gennaio nel carcere di Agrigento dove si trova reclusa. Ovviamente immagino che, dopo la decisione odierna, sarà certamente distrutta, triste ed amareggiata" dice all'Adnkronos il legale di Veronica Panarello, l'avvocato Francesco Villardita. Sulle prossime 'mosse' della difesa, Villardita fa sapere che aspetterà di "leggere le motivazioni per ricorrere, nell'eventualità, in Cassazione. Resto convinto dell'innocenza della mia assistita e lo dimostreremo nelle sedi competenti".

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