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Omicidio Polizzi, "diteci perché assassino nostro figlio è libero"

17 gennaio 2020 | 12.01
LETTURA: 3 minuti

La famiglia davanti alla Cassazione , a Roma, con cartelloni che mostrano il corpo martoriato di Alessandro (VIDEO)

Giovanni Polizzi e Daniela Ricci, genitori di Alessandro (AdnKronos)
Giovanni Polizzi e Daniela Ricci, genitori di Alessandro (AdnKronos)

"E' vergognoso, mi devono dire perché. Voglio sapere perché l’assassino di mio figlio è fuori, libero, dopo essere stato condannato all’ergastolo". E' il grido disperato di Daniela Ricci, mamma di Alessandro Polizzi, ucciso da Riccardo Menenti a Perugia nel 2013. Dopo la scarcerazione dell'assassino del figlio per scadenza dei termini, la famiglia sta manifestando davanti alla Cassazione a Roma (VIDEO) con cartelloni che mostrano il corpo martoriato di Alessandro. Cartelloni che sono stati fatti ripiegare dalle forze dell'ordine.

La donna è stata poi accompagnata in commissariato assieme ad un figlio e i familiari sono stati identificati. "Avremmo dovuto chiedere l'autorizzazione per manifestare. Non lo sapevo. Pensavo che da libera cittadina potessi manifestare il mio dissenso e la mia rabbia senza dover chiedere nulla. Ho imparato una cosa nuova" ha raccontato all'Adnkronos la donna. "Ora mi hanno dato l'autorizzazione per andare a manifestare davanti al ministero di Giustizia e per tornare qui davanti la Cassazione nel pomeriggio - ha aggiunto - voglio ringraziare gli agenti per la grande comprensione che hanno dimostrato. Davvero grazie".

"Vorrei riuscire a organizzare una manifestazione di tutti i genitori, di tutte le famiglie che stanno nelle nostre stesse condizioni, che soffrono come noi, che hanno una vicenda come la nostra sulle spalle" è poi l'appello lanciato all'Adnkronos da Daniela Ricci. "Noi abbiamo vissuto fino ad adesso il nostro dolore in silenzio - ha aggiunto - ma ora non si può più tacere. Vorrei proprio che anche altre famiglie che si trovano a vivere questo dolore e l'ingiustizia si unissero a manifestare insieme la rabbia e il dolore".

Prima dei chiarimenti, c'è stata la rabbia del padre del ragazzo ucciso che - in mattinata - aveva urlato "vergogna vergogna" agli agenti che chiedevano i documenti. "Ha ucciso mio figlio ed è fuori e a me e alla mia famiglia venite a chiedere i documenti: vergogna" ha urlato Giovanni Polizzi.

"E' fuori, è uscito e potrebbe tranquillamente uccidere di nuovo, potrebbe rifarlo" ha detto poi all'Adnkronos Francesco, fratello di Alessandro. "E' stato terribile. Lo ha colpito quando era già morto, crudele, brutale, e ora è libero - ha aggiunto con le lacrime agli occhi - finora non abbiamo mai manifestato, il nostro dolore lo abbiamo tenuto per noi, ma ora l'indignazione è troppo grande".

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