Sono stati identificati dalle forze dell'ordine i familiari di Alessandro Polizzi che si trovano davanti alla Cassazione, a Roma, con cartelloni che mostrano il corpo martoriato del figlio. La madre - accompagnata in commissariato - ha spiegato: "Avremmo dovuto chiedere l'autorizzazione per manifestare. Non lo sapevo. Pensavo che da libera cittadina potessi manifestare il mio dissenso e la mia rabbia senza dover chiedere nulla. Ho imparato una cosa nuova" ha raccontato all'Adnkronos la donna.
"Ora mi hanno dato l'autorizzazione per andare a manifestare davanti al ministero di Giustizia e per tornare qui davanti la Cassazione nel pomeriggio - ha aggiunto - voglio ringraziare gli agenti per la grande comprensione che hanno dimostrato. Davvero grazie".
Prima dei chiarimenti, c'è stata la rabbia di Giovanni Polizzi, padre del ragazzo ucciso, che - in mattinata - aveva urlato "vergogna vergogna" agli agenti che chiedevano i documenti. "Ha ucciso mio figlio ed è fuori e a me e alla mia famiglia venite a chiedere i documenti: vergogna".