"Oggi è come se avessi avuto un appuntamento con lui perché dopo nove anni ho riabbracciato la sua divisa che per tanti anni ho lavato, stirato ed appeso con tanto amore nell’armadio". Lo ha detto Marisa Grasso, vedova dell’ispettore Raciti, commentando la restituzione della giacca e del casco che il poliziotto indossava nove anni fa durante gli scontri fra ultras all’esterno dello stadio Massimino di Catania. "C’è stato un sacrificio - ha aggiunto la vedova Raciti - e deve esserci anche un seguito educativo soprattutto per la cittadinanza e per i giovanissimi che frequentano lo stadio".
Proprio in Piazza Spedini, di fronte allo stadio, alla presenza delle massime autorità civili, religiose e militari, della segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, presidente dell'Osservatorio nazionale sulle Manifestazioni Sportive, prefetto Vincenzo Panico, in rappresentanza del capo della polizia e il questore di Catania dirigente generale della Polizia Marcello Cardona è stato ricordato il sostituto commissario Filippo Raciti con una breve cerimonia nel corso della quale verrà deposta una corona d'alloro ai piedi del monumento che ricorda il poliziotto. Nella chiesa di San Nicolò l'Arena, in piazza Dante, è stata poi celebrata una messa in suffragio di Raciti.
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