E' in carcere perchè ritenuto colpevole dell'omicidio della moglie Melania Rea, e adesso, un pentito - nell'ambito dell'inchiesta parallela - dice che Salvatore Parolisi avrebbe partecipato ad un video hard con alcune soldatesse. Il pentito, la cui lettera scritta a mano è stata pubblicata nel profilo Facebook 'Processo e dintorni', denuncia un giro di spaccio di droga e di violenze all'interno della caserma di Ascoli in cui prestava servizio Parolisi.
''Gli hanno detto di tutto. Non è tollerabile - dice l'avvocato Nicodemo Gentile, che lo difende insieme a Walter Biscotti -. Ma purtroppo la macchina del fango non si arresta. Dagli atti della inchiesta emergono le dichiarazioni di un pentito, che nel denunciare, il presunto spaccio di droga e le violenze che avvenivano all'interno della caserma militare di Ascoli, sostiene che Salvatore abbia partecipato ad un video hard con delle soldatesse. E' il caso di dire che la realta' (diffamatoria) supera anche la piu fervida fantasia''. Per Parolisi, condannato a 30 anni in secondo grado, il processo in Cassazione dovrebbe inziare verso la metà di ottobre.