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Omicidio Rostagno, la sorella: "Amarezza per sentenza, dietro delitto non solo mafia"

27 novembre 2020 | 18.36
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(Fotogramma)
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di Elvira Terranova

"Provo molta amarezza per questa sentenza di assoluzione per Vito Mazzara . Ma anche perché abbiamo dovuto aspettare 32 anni dall'omicidio di mio fratello per avere una sentenza definitiva. Sì, sono davvero amareggiata per come sono andate le cose". A parlare con l'Adnkronos è Carla Rostagno, sorella di Mauro Rostagno, il sociologo ucciso il 26 settembre del 1988 vicino Trapani, commentando la decisione della Cassazione di confermare l'ergastolo per il boss Vincenzo Virga e l'assoluzione per Vito Mazzara che in primo grado era stato condannato perché ritenuto il killer del sociologo.

Per Carla Rostagno, difesa dall'avvocato Fabio Lanfranca, "si è perso del tempo prezioso, e il tempo che si perde è sempre a vantaggio degli assassini - dice - Per cui sono spariti dei reperti, sono state cancellate delle intercettazioni telefoniche, ci sono stati moltissimi depistaggi e una mancanza di attenzione che potevano servire adesso con le analisi". La sorella si dice anche convinta che dietro l'omicidio di Mauro Rostagno non ci fosse solo la mafia.

Carla Rostagno dice di sentirsi com e se "fossi sulle montagne russe", "dopo tutti questi anni". "E' stato pesantissimo - spiega - prima avere dovuto aspettare 20 anni per il primo processo". E ringrazia il giudice Angelo Pellino, Presidente della Corte d'assise di Trapani, "perché in primo grado aveva fatto un lavoro molto scrupoloso - dice - aveva svolto un lavoro magnifico. Poi, a Palermo purtroppo è andata diversamente". In appello Vito Mazzara è stato assolto dall'accusa, assoluzione oggi confermata dalla Cassazione.

Carla Rostagno continua a ripetere che prova "tanta amarezza" soprattutto "per tutti gli anni di ritardi che ci sono stati - dice - e inoltre sono convinta che non è stata solo la mafia a volere la morte di mio fratello. Senza dubbio è stata la mafia a volere la sua morte ma lo scenario è più allargato, diciamo che adesso non si può fare più nulla. Perché se si perde del tempo prezioso all'inizio non si può fare molto. Se solo si fossero fatte le indagini come si doveva...".

Si emoziona quando parla del fratello: "Per me Mauro era una persona illuminata. Riusciva a vedere al di là delle cose. Se oggi fosse vivo continuerebbe le sue battaglie. Sono molto orgogliosa di avere avuto un fratello come lui...".

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