Lo ha stabilito la Prima sezione penale bocciando il ricorso presentato dalla difesa della 23enne condannata all'ergastolo in primo grado per delitto cugina avvenuto ad Avetrana il 26 agosto del 2010
Sabrina Misseri, la 23enne di Avetrana condannata in primo grado all'ergastolo per l'omicidio di Sarah Scazzi, deve rimanere in carcere. Lo ha stabilito la Prima sezione penale della Cassazione, bocciando il ricorso presentato dalla difesa di Sabrina che chiedeva la detenzione domiciliare. In particolare, il ricorso della difesa della giovane rappresentata da Franco Coppi e da Nicola Marseglia era volto a ribaltare l'ordinanza del Tribunale della libertà di Taranto dello scorso 18 febbraio.
L'omicidio di Sarah Scazzi è avvenuto nell'agosto del 2010. Per il delitto in primo grado sono state condannate all'ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano. Il padre Michele è stato condannato a 8 anni per soppressione di cadavere.