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Covid, Oms promuove Italia e Spagna: "Hanno protetto i vulnerabili"

26 ottobre 2020 | 18.43
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Il Dg: "Da Milano a Islamabad leader rapidi possono controllare il virus. Scuole e imprese aperte ma tutti dobbiamo fare compromessi per evitare nuovi lockdown. Non ci sono soluzioni magiche"

(Afp)
(Afp)

"Apprezziamo la gestione di Paesi come l'Italia e la Spagna, che hanno messo in campo azioni per proteggere i più vulnerabili e al contempo per ridurre la corsa del virus. Controllare l'epidemia e proteggere il vulnerabili si può fare, e non è solo una responsabilità dei governi". Lo ha affermato il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in conferenza stampa a Ginevra. "Ogni cittadino può fare la propria parte".

"Da Dakar a Melbourne, da Milano a Islamabad, da New York a Pechino quando i leader agiscono rapidamente e in modo scientifico, il virus può essere controllato", ha sottolineato il direttore generale dell'Oms.

Nonostante la corsa della pandemia in Europa e Nord America, ha sottolineato, "possiamo mantenere i nostri figli a scuola, possiamo mantenere aperte le imprese, possiamo preservare vite e mezzi di sussistenza. Possiamo farlo. Ma tutti dobbiamo fare compromessi, compromessi e sacrifici. Per individui, famiglie e comunità, ciò significa restare a casa, soprattutto se sei stato un contatto di un caso di Covid-19".

"La scorsa settimana ha visto il maggior numero di casi di Covid-19 segnalati finora. Molti Paesi dell'emisfero settentrionale stanno assistendo a un preoccupante aumento dei casi e dei ricoveri. E le unità di terapia intensiva si stanno riempiendo al massimo in alcune aree del mondo, in particolare in Europa e Nord America".

"Durante il fine settimana, un certo numero di leader - ha ricordato - ha valutato criticamente la propria situazione Covid-19 e ha preso provvedimenti per limitare la diffusione del virus. Comprendiamo la stanchezza da pandemia Covid-19 che le persone stanno provando. Sta chiedendo un tributo mentale e fisico a tutti. I leader - ha insistito il Dg - devono bilanciare le interruzioni della vita quotidiana e dei mezzi di sussistenza con la necessità di proteggere gli operatori sanitari e i sistemi sanitari man mano che le terapie intensive si riempiono".

"Lavorare da casa, bambini che fanno scuola a distanza, non essere in grado di celebrare eventi con amici e familiari o non essere lì per piangere i propri cari: è dura, e la fatica da Covid-19 è reale. Ma non possiamo arrenderci. Non dobbiamo arrenderci. Non ci sono soluzioni magiche a questa epidemia, solo il duro lavoro dei leader a tutti i livelli della società, operatori sanitari, tracciatori di contatti e singoli individui".

"Nessuno - ha affermato il Dg - vuole più i cosiddetti lockdown. Ma se vogliamo evitarli, dobbiamo tutti fare la nostra parte. La lotta contro questa pandemia è un affare di tutti".

In questo quadro l'Oms promuove anche lo stop italiano di bar e ristoranti alle 18. "Tutte le misure che riducono la possibilità di assembramenti aiutano" a frenare la corsa di Covid-19, ha detto Maria Van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico dell'Organizzazione mondiale della sanità. "Dobbiamo ridurre occasioni e dimensioni degli assembramenti, sta anche a noi prendere decisioni su come ci riuniamo con gli altri, che sia in un ristorante, in un bar o a casa. Dobbiamo essere in grado di socializzare, perché anche questo è un aspetto importante, ma riducendo al minimo i rischi".

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