Sale a 250 morti il bilancio dei morti causata dall'ondata di caldo che da sabato ha colpito il Pakistan, e in particolare la città meridionale di Karachi. La situazione è tale che il primo ministro Nawaz Sharif ha ordinato l'intervento dell'esercito perché, assieme agli enti civili per il soccorso, organizzi campi medici per il trattamento di malori e ustioni.
"Più di 210 persone sono morte a Karachi, con il termometro che ha segnato 45 gradi per tre giorni di seguito - ha dichiarato il responsabile sanitario della città, Ijaz Afzal - e il bilancio potrebbe aggravarsi a causa delle centinaia di persone che sono ricoverate in ospedale".
La situazione rimane critica in tutta la provincia meridionale di Sindh dove i morti, ha testimoniato Meraj Ahmed, soccorritore della Fondazione di beneficenza Edhi, sono stati circa una ventina. Altrettante le vittime anche nella provincia di Punjab, nel centro del Paese. E non va meglio ad est: nella città di Lahore sono duemila i bambini ricoverati in ospedale per dissenteria.
Secondo il servizio meteorologico pachistano, afa e temperature record interesseranno il Pakistan meridionale fino a domani pomeriggio, quando si prevede l'arrivo delle piogge pre-monsoniche e di aria più fresca. Ad aggravare il bilancio della terribile ondata di caldo che si è abbattuta sul Paese, la concomitanza con il mese sacro del Ramadan, durante il quale i musulmani sono tenuti ad astenersi da cibo e acqua dall'alba al tramonto.